Mezzo secolo di cronache sportive al seguito della squadra di calcio della Pro Vercelli

Le Bianche Casacche di Bruno Casalino

Silvio Piola, il campione della Pro Vercelli e tra i più grandi attaccanti di tutti i tempi che, a distanza di quasi 90 anni, detiene il record di reti segnate in una sola partita di serie A: 6 rifilate alla Fiorentina il 29 ottobre 1933 nella gara vinta dalle “casacche bianche” per 7-2

VERCELLI – Le “bianche casacche” della squadra di calcio della Pro Vercelli diventano un libro. Mezzo secolo di sport e di tifo, di successi agonistici e di delusioni sportive stanno nelle pagine firmate da Bruno Casalino giornalista del settimanale “La Sesia” che, per professione, si è occupato di seguire i calciatori della città. Non solo sport: l’autore è appassionato di pallone e coltiva le tradizioni del territorio.
Bianche Casacche (Edizioni Effedì, 244 pagine, 18 euro) è un vero tuffo nei ricordi, popolati da personaggi, tifosi, vecchie glorie e giovani promesse. Ci sono i dettagli di spogliatoio e gli aneddoti che capitavano in tribuna, sul campo o al bar dello sport. Nel libro si trovano testimonianze uniche che subito ripropongono alla mente il ricordo di una partita oppure di un allenamento.
Certo, questo libro è dedicato ai tifosi d’antàn che rivivono memorie chehanno personalmente vissuto. Ma anche i più giovani hanno l’opportunità di conoscere un passato sportivo di cui hanno sentito solo sommarie descrizioni. Loro non sanno che cosa significa tifare allo stadio “Robbiono” strapieno di 6 mila persone. Senza Var e nemmeno il quarto uomo. I social non esistevano: i commenti andavano costruiti su impressioni: e qualche volta soltanto sensazioni.

Bruno Casalino

Tutto questo questo sembra preistoria e, invece, non è così tanto lontano. Nel volume trovano spazio molti personaggi, tra cui: Franco Balocco (presidente dei veterani) e Franco Smerieri (presidente onorario); l’allenatore attuale Massimo Paci e quello in seconda Roberto Guana. Poi gli ex giocatori che hanno incantato la tifoseria: Fabio Artico e Franco Valera sopra tutti e, ancora; i Bosetti, gli Iussich, i Bonanomi, i Castellazzi, i Picardi e i Valera.
Indimenticabili i derby con il Novara e il Saronno, ma anche con il Casale o l’Alessandria. Ma anche gratificanti le prime partite della Nazionale che ospitava sei o sette calciatori della “Pro”. Ricordi indelebili per la vittoria dello scudetto (datato 1922) quando un’intera città sprizzava gioia e non volava smettere di festeggiare. È stato l’ultimo dei sette tricolori inanellati dalle “bianche casacche”.
Il calciatore più rappresentativo è stato Silvio Piola, goleador di razza al quale –  in suo onore – è stato intitolato lo stadio. Era un attaccante che “vedeva” la porta avversaria. E che è titolare di record eccezionale: sei reti segnate in una sola partita. Poi la crisi del dopoguerra con la Pro Vercelli inghiottita da colossi sportivi come la Juventus, l’Inter e il Milan.

La Pro Vercelli nella formazione campione d’Italia 1909. Ha vinto 7 scudetti: 1908, 1909, 1910-1911, 1911-1912, 1912-1913, 1920-1921, 1921-1922

Eppure non sono mancate altre soddisfazioni. L’episodio più emozionante? La vittoria del campionato con il passaggio in serie C deciso dal lancio di una monetina. La stagione era quella del 1970-1971. Pro Vercelli e Biellese si sono contese la testa della classifica fino all’ultima giornata e hanno terminato alla pari. Era necessario uno spareggio. La partita si è giocata a Novara ed è terminato con il punteggio di 4 a 4. Ne serviva un secondo che si è disputato al Comunale di Torino (dove adesso giocano i granata) ed è finito con un altro pareggio: 2 a 2.
Non restava che affidarsi alla fortuna. Il lancio di una monetina ha premiato le bianche casacche che sono passate di categoria. Dopo qualche anno sono riuscite anche a conquistare la serie B. Adesso le “bianche casacche” militano in serie C, ma quando scendono in campo sanno che possono contare su una tifoseria che, dagli spalti, ruggisce come si trattasse di leoni. (giornalistitalia.it)

Riccardo Del Boca

I commenti sono chiusi.