Nel primo trimestre ricavi per 129,8 milioni. La nuova struttura organizzativa

Gedi perde 53 milioni e accelera sul digitale

ROMA – Nel primo trimestre 2020 il risultato netto consolidato del gruppo editoriale Gedi registra una perdita di 52,9 milioni a causa delle «svalutazioni per gli avviamenti di testate effettuate a seguito delle verifiche di impairment test per 42,9 milioni al netto dell’effetto sulle imposte».
Al netto degli effetti, Gedi quantifica il risultato netto rettificato del primo trimestre 2020 negativo per 9,9 milioni, rispetto ai 2,8 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Maurizio Scanavino

I ricavi consolidati sono pari a 129,8 milioni (-10,8% rispetto al primo trimestre del 2019), mentre i ricavi diffusionali, pari a 63,8 milioni, sono diminuiti del 4,9% in un mercato che ha registrato una riduzione del 6,8% delle vendite dei quotidiani in edicola e abbonamento.
Il Gruppo Gedi evidenzia anche che gli effetti del Covid-19 e delle misure restrittive introdotte a livello regionale e nazionale hanno impattato negativamente anche sull’andamento delle vendite in edicola. Nel mese di marzo hanno, infatti, subito un calo decisamente più significativo rispetto a quello registrato nei primi due mesi dell’anno. L’attività di vendita degli abbonamenti digitali  conferma, invece, il trend positivo.
Con il nuovo assetto azionario, e dopo il cambio di governance, il Gruppo Gedi vara anche una nuova struttura organizzativa: «Darà forte accelerazione alla trasformazione digitale, individuando aree di sviluppo per iniziative originali che producano nuovi fatturati».
È stato anche creato un presidio di gruppo per la gestione delle attività tradizionali. In quest’ottica sono state introdotte nuove funzioni operative e ridefiniti alcuni ruoli a diretto riporto dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino.

Gabriele Comuzzo

La funzione Chief Revenue Officer è stata affidata a Gabriele Comuzzo «con la responsabilità di stimolare e supportare i processi di generazione dei ricavi di tutte le aree di business: quotidiani, radio, digital, advertising; di individuare iniziative di sviluppo business, partnership, accordi commerciali; di collaborare con le direzioni di business allo sviluppo dei prodotti esistenti e alla definizione di nuovi prodotti; di presidiare e sviluppare prodotti verticali tematici ed eventi. Comuzzo mantiene il ruolo di direttore generale della Manzoni».
“Digital Transformation” avrà per guida Daniele Bianchi «con l’obiettivo di rafforzare la leadership del portafoglio di prodotti del gruppo e individuare modelli di business innovativi e nuovi approcci organizzativi a supporto delle redazioni per lo sviluppo dei contenuti a pagamento e nuove forme di ricavi. Per garantire la corretta focalizzazione tecnologica in ambito digital rientrano nella funzione anche le attività afferenti all’area Information Technology, Infrastrutture e Sistemi Editoriali».

Daniele Bianchi

La funzione Program Manager di Gruppo è stata affidata a Michela Marani, con la responsabilità della pianificazione complessiva dei progetti del Gruppo. Marani mantiene il ruolo di Direttore del Controllo di Gestione di Gruppo.
Gedi News Network. la società editrice de La Stampa e dei quotidiani locali del gruppo, sarà affidata a Fabiano Begal in qualità di amministratore delegato.
Nell’ambito della Direzione Centrale delle Risorse Umane, Alessandro Bianco assume la responsabilità della gestione delle Risorse Umane di Gnn.  Distribuzione e Diffusione di Gruppo sono stati, invece, affidati a Corrado Corradi, con l’incarico di «gestire e coordinare l’attività di distribuzione e diffusione di tutte le testate del Gruppo». Corradi mantiene il ruolo di direttore generale della Divisione Stampa Nazionale.
A guidare “Produzione e Acquisti di Gruppo” sarà Luigi Vanetti, che assume anche il ruolo di presidente e amministratore delegato di Gedi Printing. Vanetti mantiene il ruolo di presidente di Gnn-Gedi News Network.
Gedi, conclude che «a Pierangelo Calegari e a Marco Moroni, che lasciano il Gruppo, va il ringraziamento per l’importante lavoro svolto in questi anni». (giornalistitalia.it)

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Il Cdr: “Quale futuro per i 13 giornali locali?”

Corrado Corradi

I comitati di redazione dei 13 giornali locali del gruppo Gedi, preso atto dell’ulteriore fase di rinnovo della governance aziendale comunicata nella giornata odierna, ribadiscono la richiesta di un incontro a stretto giro per discutere delle future strategie aziendali.
«Un incontro – affermano i Cdr – necessario e da tempo invocato visto il cambio societario e dirigenziale, alla luce anche di un periodo di difficoltà generato dall’emergenza sanitaria che ha visto però una forte risposta da parte delle redazioni e dei giornalisti con un’informazione capillare e di qualità che ha riportato al centro anche la funzione sociale del nostro giornalismo legato ai territori».

Massimo Giannini

«Anche in questi mesi particolarmente complessi – sottolineano i cdr – i quotidiani locali del gruppo sono stati protagonisti di un prova determinante per la salvaguardia del patrimonio giornalistico che rappresentano, con risultati incoraggianti in edicola e sul web nonostante il quadro emergenziale. Un ruolo sempre più di riferimento delle proprie comunità e in grado di coprire il complesso quadro informativo con autorevolezza, sui quotidiani e sul web, nel necessario rispetto dell’equilibrio delle proposte editoriali tra giornali e piattaforma digitale.
Per questi motivi i Comitati di redazione ribadiscono «la necessità di un incontro alla presenza del nuovo amministratore delegato Gnn Fabiano Begal e del direttore editoriale Massimo Giannini, per poterci confrontare e discutere il piano editoriale che si va delineando all’orizzonte». (giornalistitalia.it)

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