La “corsa” per accaparrarsi l’una tantum dello Stato blocca i sistemi dei due istituti

Bonus di 600 euro: caselle Inpgi e Inps in tilt

ROMA – Parte male la “corsa” per ottenere il bonus una tantum di 600 euro elargito dallo Stato attraverso il “Fondo per il reddito di ultima istanza” istituito dal Governo col decreto “Cura Italia”. Numerosi giornalisti iscritti alla Gestione Separata dell’Inpgi segnalano da tutta Italia alla nostra Redazione di non riuscire ad inviare la domanda né all’indirizzo e-mail “bonuscovid19@inpgi.it”, istituito proprio ieri dall’istituto “per evitare intasamenti”, né sulla Pec dell’Inpgi che, addirittura, risulta già piena a mezzanotte!
La corsa era facilmente prevedibile perché – abbiamo spiegato – la decorrenza per l’inoltro della domanda è stata fissata alle 00,01 di mercoledì 1° aprile 2020 e fino al 30 aprile 2020, ma non c’è da prendersela comoda perché le risorse sono limitate e, pertanto, le domande saranno protocollate dall’Inpgi in ordine cronologico e accolte dopo la verifica della sussistenza dei requisiti per l’ammissione al beneficio. Ma le risorse sono limitate e una volta esaurita la disponibilità economica fissata dal decreto, le domande pervenute potranno essere ricevute solo con riserva di accoglimento qualora il fondo venisse in futuro rifinanziato.
L’Inpgi, comunque, nel pasticcio è in buona compagnia dell’Inps, la cui casella di posta elettronica già dopo 15 minuti era in affanno e un’ora dopo la mezzanotte si è bloccata. Del resto è il 1° aprile… anche se, di questi tempi, c’è veramente poco da scherzare. (giornalistitalia.it)

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