Il segretario generale della Fnsi, Lorusso, ad Aosta pensa ai periodici ed all’on line

“Nuove forme contrattuali contro il lavoro nero”

Il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, all’Assemblea dell’Associazione Stampa Valdostana presieduta da Benoit Girod

AOSTA – “La struttura del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi ed i relativi costi non possono essere sostenuti da tutte le aziende editoriali, soprattutto quelle editrici di periodici locali e di testate online, che hanno una sostenibilità molto inferiore rispetto alle aziende Fieg”. Intervenendo ad Aosta, all’assemblea dell’Associazione Stampa Valdostana, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha illustrato “la necessità di nuove forme contrattuali per i giornalisti che favoriscano anche l’emersione del lavoro nero nel settore on line”.
Settori che, a giudizio della Fnsi, impongono “percorsi che consentano ai colleghi di uscire dalla situazione in cui si trovano oggi, cioè, nel 90 per cento dei casi, una situazione di lavoro sommerso, di lavoro precario, di lavoro non inquadrato”.
Lorusso immagina, in particolare, “un contratto di emersione con il quale, partendo dal riconoscimento dei diritti che non possono non essere uguali per tutti, si devono assicurare inquadramenti contrattuali con costi che siano compatibili con la realtà del mercato del lavoro: questo significa portare un numero significativo di persone all’interno dell’istituto di previdenza, significa far accedere un certo numero di persone all’assistenza sanitaria”.
“Al centro del confronto con la Fieg – ha detto Lorusso – non abbiamo posto solo il miglioramento delle condizioni economiche dei contrattualizzati, che diventano sempre di meno, ma abbiamo indicato come prioritario il tema dell’occupazione e di come si può e si deve allargare il perimetro degli occupati, perché se non parliamo di nuove assunzioni potremo fare tutte le manovre di contenimento e di riforma dei nostri istituti, ma saranno sempre manovre di cortissima respiro perché verrà meno la linfa vitale degli istituti ovvero la contribuzione”.
Ad esprimere la condivisione dell’Associazione Stampa Valdostana ci ha pensato il presidente Benoit Girod, il quale ha ricordato che “le dimensioni della nostra realtà ci consentono di avere i piedi ben piantati per terrà e una chiara consapevolezza di come il mondo del giornalismo sia cambiato e come il sindacato debba dotarsi di strumenti nuovi e anche di lenti nuove per guardare la realtà”.
“Nei sindacati territoriali – ha detto ancora Benoit Girod – si avverte un crescente bisogno di strumenti contrattuali nuovi che possano aprire le porte della tutela sindacale anche ai colleghi che lavorano in realtà editoriali alle quali il contratto nazionale di lavoro dei giornalisti Fieg-Fnsi è difficilmente proponibile, a causa delle dimensioni delle aziende e del mercato a cui fanno riferimento”.

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