Il 21 aprile a Roma #Basta Bufale con Fnsi, Odg, Fieg, quotidiani, tv e mondo digitale

Macabra bufala sulla sorella della Boldrini

Krysten Ritter

Krysten Ritter

Laura Boldrini

Laura Boldrini

ROMA – Ancora una fake news a colpire la presidente della Camera, la giornalista professionista Laura Boldrini, con corollario di insulti sui social network. Questa volta, però, la “bufala” fa più male perché infierisce sugli affetti familiari.
Tutto nasce nel luglio scorso quando un sito di false notizie pubblica la fotografie di una attrice americana, Krysten Ritter, spacciandola per la sorella della terza carica dello Stato. Entrambi i siti denunciano un falso conflitto di interessi: Luciana Boldrini, questo il nome che attribuiscono alla donna, sarebbe la dirigente di una cooperativa che si occupa di immigrati. Di qui gli insulti a Boldrini, già portavoce in Italia dell’Unhcr (l’agenzia dell’Onu che si occupa di rifugiati), e da sempre impegnata per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti.
Insomma, l’impegno di Boldrini nasconderebbe, per i siti che hanno generato la falsa notizia, la volontà di favorire sua sorella Luciana. Solo che la sorella di Boldrini non si chiama Luciana, ma Lucia. Non si è mai occupata di migranti, ma di dipinti e affreschi. E, ciò che è più grave, è deceduta anni or sono per una malattia. Di qui la scelta della presidente della Camera di rispondere, e di farlo oggi, Venerdì Santo: “Lo voglio dire a ridosso delle feste di Pasqua, proprio nel momento in cui molti si riuniscono in famiglia e con le persone care. La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti. Restaurava e dipingeva affreschi. Peraltro, non si chiamava nemmeno Luciana, ma Lucia” scrive Boldrini in un post su Facebook. “Lo voglio dire a tutti quelli che hanno condiviso sulle loro bacheche e sui loro profili queste e altre menzogne su di lei. E soprattutto a chi ha creato queste false notizie, personaggi senza scrupoli, sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti”, aggiunge.
Alla presidente Boldrini è arrivata immediata la solidarietà di Maria Elena Boschi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. “Vergogna: sui social insultano persino sua sorella, morta anni fa. Un abbraccio affettuoso a Laura Boldrini”, scrive Boschi in un Tweet condiviso anche da Matteo Renzi. “Solidarietà a Laura Boldrini da tutti i deputati del Pd. Il web non può essere il luogo dell’insulto e delle falsità. La politica ragioni sull’uso che ne fa”, spiega Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera.
“Provo vergogna per sciacalli che non rispettano nemmeno chi non c’è più. La mia solidarietà e un forte abbraccio a Laura Boldrini”, scrive il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. “Tutta la mia solidarietà e vicinanza a Laura Boldrini oggetto ancora una volta di un linciaggio questa volta ancora più infame perché concentrato su una persona che non c’è più”, scrive il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
Per Maurizio Lupi quelle che chimano fake news sono solo bugie, offese e diffamazioni. Solidarietà anche dall’opposizione, con il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che chiede sulle Fake News un intervento della Procura al punto da minacciare una denuncia a carico del procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone “per favoreggiamento di campagne denigratorie”.
Chi non attende l’intervento della Procura è proprio Laura Boldrini che organizza, venerdì 21 aprile a Montecitorio, un work shop nell’ambito della campagna #Basta Bufale. Quattro tavoli e 36 sigle presenteranno proposte e misure concrete per arginare il fenomeno della disinformazione. In particolare, sui temi della Scuola, l’Università e la Ricerca interverranno rappresentanti del Miur, dell’Istituto superiore della Sanità, del Cnr, della Fondazione Veronesi, del Cicap, della Crui e del Forum nazionale delle associazioni studentesche.
Per il mondo digitale parteciperanno Google, Facebook, Agcom, Garante della privacy, Vox, Polizia postale, Blogmeter, The Fool. Per quello delle imprese ci saranno Confindustria, Rete imprese, Coldiretti, Alleanza delle cooperative italiane, Ancc-Coop, Consumatori, Upa, Agrinsieme. Infine, per i media, saranno presenti Fnsi, Fieg, Sky Tg24, Rai, Agi, Ansa, ilfattoquotidiano.it, Odg, Rtl, la Repubblica, Mediaset, Corriere della sera e La Stampa. Il tutto trasmesso in diretta sulla webtv della Camera dei Deputati. (agi)

 

 

 

I commenti sono chiusi.