Renzi: “Operatori di telefonia mettetevi in gioco. Cda Rai: premiata la competenza”

Banda ultralarga: 12 miliardi per coprire il Paese

Banda ultralargaROMA – “Oggi il Cipe ha staccato un assegno, il primo, di 2,2 miliardi di euro” sulla banda ultra larga: “A questo punto per gli operatori di telefonia non c’è altro da fare che mettersi in gioco”. Lo ha affermato Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.
“I finanziamenti oggi deliberati sono un primo intervento, l’obiettivo è la copertura completa del Paese, in modo che ci sia una singola zona che resti indietro”, ha spiegato il premier, parlando di un “cospicuo finanziamento”. Un cenno alla fusione tra Wind e 3: “Una operazione significativa”, per questo “buon lavoro a Ibarra e a tutto il suo team”. Il premier ha anche citato gli investimenti annunciati da Telecom per la banda larga: “Si tratta di 750 milioni di euro, in partnership con il Mise, di investimenti al centro sud”.
Quanto alle scelte ai vertici della Rai, Renzi si è espresso con soddisfazione: “Oggi vedo due persone alla guida della Rai, presidente e Dg, che vengono dal mondo della Tv, che sono esperti di Tv, che hanno qualcosa da raccontare e di tutto possono essere accusati tranne che di mancanza o competenza sulla Rai”. Facendogli gli auguri di buon lavoro, il premier ha infine sottolineato che Campo Dall’Orto “è uno dei più interessanti innovatori della tv in questo Paese. Vedo qualcuno rimpiangere grandi nomi della società civile, ma la scommessa oggi è quella di una politica che sa essere civile”.
“Dal Cipe oggi viene una vera e propria scossa per lo sviluppo del Paese”, dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti. “2.2 miliardi pronti da spendere subito per la banda ultra larga – sottolinea Lotti – vanno assieme a 600 milioni sul terzo valico di Giovi, ai 75 milioni sulla intermodalità nei porti di Trieste, La Spezia e Genova. Abbiamo recuperato i soldi del Fondo di sviluppo e coesione per Calabria, Campania e Sicilia – prosegue il sottosegretario – consentendo a queste regioni di non perdere le risorse comunitarie”. “Interventi mirati e non soldi a pioggia, insomma – conclude Lotti – per costruire e irrobustire la rete delle infrastrutture fisiche e digitali su cui l’Italia si gioca il suo futuro”. (Adnkronos)

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