Il presidente del Tribunale di Vibo si farà portavoce delle istanze dei Cronisti calabresi

“Rinascita Scott”, vogliamo documentare la storia

L’aula bunker di Lamezia Terme che ospita il maxiprocesso “Rinascita Scott”

VIBO VALENTIA – Accogliendo l’invito del Gruppo Cronisti della Calabria “Franco Cipriani”, il presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Antonio Erminio Di Matteo, si è assunto l’impegno di intervenire sul collegio giudicante del maxiprocesso “Rinascita Scott” affinché venga valutata l’ipotesi di rivedere la propria decisione sul divieto ai giornalisti di effettuare riprese audio e video.

Michele Albanese

Nel pomeriggio di oggi, 18 gennaio, il presidente ed il segretario dell’Unci Calabria, Michele Albanese e Pietro Comito, hanno infatti incontrato il presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Antonio Erminio Di Matteo, al fine di avviare un confronto sul diniego alle riprese delle udienze del maxiprocesso Rinascita Scott, considerato – stante il numero degli imputati, la tipologia ed il numero delle contestazioni di reato e l’attenzione mostrata da organi d’informazione di tutto il mondo – tra i più importanti procedimenti giudiziari della storia italiana. All’apertura del processo, che si celebra nell’aula bunker di Lamezia Terme, il collegio giudicante ha infatti negato l’autorizzazione alle riprese audio-video delle udienze.
«Nel corso dell’incontro con il presidente Di Matteo, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata – spiega il presidente calabrese dell’Unci, Michele Albanese – abbiamo manifestato il rammarico della categoria a cui viene impedito, di fatto, di realizzare quello straordinario lavoro di documentazione ed informazione che, invece, è stato prodotto in relazione al maxiprocesso di Palermo, divenuto oggi patrimonio nazionale».

Pietro Comito

«In premessa – aggiunge Albanese – abbiamo spiegato che la scelta di interloquire con il presidente del Tribunale di Vibo Valentia viene dettata dalla necessità di avviare un’interlocuzione che non può essere diretta con il collegio giudicante, la cui autonomia ed il cui prestigio non sono messi in discussione, anzi vengono pienamente riconosciuti. Al presidente Di Matteo, pertanto, abbiamo esternato le ragioni e le esigenze dei giornalisti, italiani e non solo, che in queste settimane hanno trovato nei rappresentanti calabresi dell’Unci, in particolare, un punto di riferimento».
«Abbiamo spiegato – evidenzia ancora il presidente regionale dell’Unci – che le videoriprese delle udienze non possono in alcun modo condizionare la serenità del giudizio del Tribunale, semmai rendono un servizio d’informazione più corretto e completo al Popolo italiano nel nome del quale la giustizia viene amministrata. La categoria che rappresentiamo intende svolgere il suo lavoro con pieno senso di responsabilità, senza spettacolarizzazione alcuna e nel rispetto di tutte le parti processuali, degli imputati, delle difese, della pubblica accusa, oltre che dell’autonomia del Tribunale».

Antonio Erminio Di Matteo

Il presidente Di Matteo, che ha ribadito il suo assoluto rispetto dell’autonomia decisionale del collegio giudicante di Rinascita Scott, ha confermato la disponibilità a manifestare le osservazioni prodotte dall’Unci al Tribunale penale preposto, affinché possa esaminarle e, qualora lo ritenesse opportuno, rivedere la decisione assunta.
«Tra i suggerimenti che abbiamo dato – continua Albanese – la possibilità di incaricare un service, che possa offrire, attraverso un sistema di poche videocamere sistemate in più punti ed una regia, le riprese audiovideo a tutte le testate accreditate, evitando così assembramenti di videocamere ed operatori tv in fondo all’aula bunker».
Michele Albanese e Pietro Comito hanno anche illustrato al presidente del Tribunale di Vibo Valentia «le difficoltà affrontate dal gran numero dei giornalisti accreditati nello svolgere il proprio lavoro, in ragione dell’assenza di postazioni chiaramente riservate agli operatori dell’informazione. Una situazione che diverrà ancora più complicata quando, venute meno le restrizioni anti-covid, i colleghi giornalisti saranno chiamati a dividere gli spazi con il pubblico».
Anche su quest’ultimo punto il presidente Di Matteo ha manifestato la sua piena disponibilità nel portare avanti un’interlocuzione costruttiva. (giornalistitalia.it)

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