Lorusso (Fnsi): “Altro che giornalismo d’inchiesta, la Gabanelli pensi al caporalato 2.0”

Report, malafede sull’Inpgi e lavoro nero in Rai

Milena Gabanelli nel corso della trasmissione Report sull’Inpgi

Milena Gabanelli nel corso della trasmissione di Rai 3 Report sull’Inpgi

TRIESTE – “Il servizio mandato in onda da Report non ha niente a che fare con il giornalismo d’inchiesta. È propaganda”. Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, non usa mezzi termini nei confronti della trasmissione televisiva condotta da Milena Gabanelli su Raitre.
Al Circolo della Stampa di Trieste per l’assemblea annuale dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, presieduta da Carlo Muscatello, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, Lorusso ha dichiarato che nel servizio sull’lstituto di previdenza dei giornalisti italiani andato in onda, domenica sera, su Rai 3, “è stata portata avanti una tesi che gli autori del programma hanno sposato in pieno senza preoccuparsi di dare voce all’altra parte, con evidente malafede”.

Raffaele Lorusso

Raffaele Lorusso

Luciano Ceschia

“Il tema Inpgi – sottolinea, infatti, il segretario generale della Fnsi – esiste e riguarda un mercato del lavoro giornalistico che batte in ritirata ormai da sei anni, un’occupazione che non cresce, la diminuzione dei contribuenti”.
“Tutti temi – denuncia Lorusso – di cui dovrebbe farsi carico anche Report, come tutte le altre trasmissioni Rai che utilizzano lavoro giornalistico, perché è noto che a Report è largamente diffuso il lavoro senza diritti e, quindi, rappresenta quel tipo di «caporalato 2.0», il caporalato nell’era del jobs act. Una situazione che andrebbe di sicuro affrontata, come ha più volte denunciato l’Usigrai”.
In occasione dell’assemblea triestina, che ha eletto per acclamazione l‘ex segretario della Fnsi, Luciano Ceschia, presidente onorario dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, Lorusso si è soffermato anche sul disegno di legge di riforma dell’editoria “fondamentale per il futuro del settore”, la trattativa  per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg, che “va cambiato radicalmente, con diritti uguali per tutti nell’attuale organizzazione del lavoro”, nonché la riforma dell’Ordine dei giornalisti “necessaria per la credibilità della categoria”.
Luciano Ceschia, segretario generale della Fnsi per tutti gli anni Settanta, non ha mai smesso di occuparsi dei problemi della categoria, sia nel sindacato regionale che in Federazione. “In tutti questi anni – hanno detto Carlo Muscatello e Alessandro Martegani – Ceschia è sempre stato una presenza costante nel lavoro del nostro sindacato, cui non ha mai fatto mancare consigli, suggerimenti e analisi anche critiche sull’attuale situazione del lavoro giornalistico e del sindacato stesso”.
All’assemblea, che ha approvato all’unanimità i bilanci anche quest’anno in attivo, ha partecipato anche il segretario del Sindacato del giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto. (giornalistitalia.it)

Alessandro Martegani (segretario Assostampa Fvg), Raffaele Lorusso (segretario generale Fnsi) e Carlo Muscatello (presidente Assostampa Fvg)

Alessandro Martegani (segretario Assostampa Fvg), Raffaele Lorusso e Carlo Muscatello (presidente Assostampa Fvg)

 

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