Denunciato 20enne di Caltanissetta: riportava sul suo sito crimini mai avvenuti

Pubblica notizie false: “Così avevo più clic”

Senza censura

La falsa e vergognosa notizia pubblicata dal ventenne sul suo sito internet

CATANIA – Ha pubblicato notizie false su gravissime azioni criminali mai avvenute e addebitate a migranti e cittadini stranieri abitanti in Italia: per questo uno studente 20enne della provincia di Caltanissetta è stato denunciato, in stato di libertà, per istigazione alla discriminazione razziale dal compartimento Polizia postale e delle comunicazioni – le vergognose falsità sono state riportate sul sito internet SenzaCensura – per la Sicilia Orientale, che ha sede a Catania.
A segnalare agli investigatori l’attività del 20enne è stato l’Ordine dei giornalisti della Sicilia, al quale il ragazzo non è iscritto, allertato a sua volta dalla segnalazione di un giornalista – vale la pena specificare: un vero giornalista – stanco di veder pubblicare notizie clamorosamente false sul sito gestito dallo studente. Che nei suoi “post”, in cui descriveva rapine, omicidi e altri fatti di sangue del tutto inventati, sfruttava il crisma di intrinseca attendibilità legato all’apparente carattere giornalistico delle sue pseudonotizie.
Secondo quanto si legge in un comunicato della Polizia, infatti, “il giovane gestiva un sito in cui venivano inserite notizie prive di fondamento, riguardanti atti criminali compiuti da extracomunitari nei confronti di cittadini italiani. Le notizie, successivamente, circolavano on-line, su vari blog e profili di social network. Il giovane – prosegue la nota diramata dagli investigatori – ha dichiarato di non avere risentimenti nei confronti di soggetti di diverse nazionalità e che lo scopo di tale attività era quello di attirare l’attenzione degli utenti sul sito guadagnando, con i banner pubblicitari, dagli ingressi degli utenti”.
L’Ordine dei giornalisti della Sicilia, “nel ringraziare gli investigatori per il lavoro svolto in maniera puntuale e tempestiva, sollecita i colleghi a segnalare coloro che, in un momento quanto mai delicato e drammatico del fenomeno migratorio, comportandosi in maniera irresponsabile per fini economici e utilizzando una parvenza di immagine giornalistica, acuiscano ulteriormente la tensione e la xenofobia nella nostra regione e nel nostro Paese”.
D’altronde, messo (finalmente) alle corde, è stato lo stesso ragazzo a dichiarare alla Polizia di non nutrire odio razziale, ma di aver diffuso false notizie per ottenere più accessi al suo sito internet, guadagnando con i banner pubblicitari per ogni “clic”. I finti giornalisti della Rete – e la loro falsa informazione – sono avvisati.

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