Si professa grande difensore dei giornalisti, ma ne fa cacciare uno in malo modo

La “libertà di stampa” del sindaco di New York

Da sinistra: il sindaco di New York, Bill de Blasio, e il body guard che allondana il giornalista del New York Post, Kevin Sheehan

NEW YORK (Usa) – Il sindaco di New York, Bill de Blasio, si professa un grande sostenitore della libertà di stampa, ma durante l’annuale Dominican Day Parade a Manhattan ha commesso una gaffe imbarazzante, lasciando che gli agenti della sua scorta allontanassero fisicamente il giornalista del New York Post, Kevin Sheehan, che aveva tentato di fargli una domanda.
“Credo in media liberi e forti con opinioni diverse, li difenderò con tutto me stesso”, ha proclamato de Blasio soltanto domenica mattina. Poche ore più tardi, il sindaco è riapparso per dare il via alla parata domenicana, sulla Sesta Avenue, e un reporter del New York Post, con regolare accredito, gli ha fatto una domanda sui numerosi incontri della sua amministrazione con i lobbisti: una storia riportata dal quotidiano.
Il sindaco liberal italoamericano, però, non si è limitato a ignorarlo oppure a rispondergli a tono, ma ha lasciato che due agenti della sicurezza del dipartimento di polizia (Nypd) lo prendessero per una spalla portandolo via.
Il portavoce di de Blasio ha ribattuto spiegando che “l’Nypd prende le misure appropriate e necessarie per proteggere i dignitari, incluso il sindaco”. In precedenza City Hall aveva rifiutato di commentare i documenti secondo cui i funzionari hanno tenuto 136 incontri con dei lobbisti in soli tre mesi nel 2018. (ansa)

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