“Il diritto di cittadinanza come responsabilità condivisa” in un libro edito da Avio

La “comunità educante” di Serena Angioli

ROMA – “Il diritto di cittadinanza come responsabilità condivisa” (Avio Edizioni Scientifiche, 236 pagine, 22 euro) è il libro nel quale Serena Angioli raccoglie le riflessioni di diversi studiosi sull’attuale malessere e disagio, soprattutto delle nuove generazioni, dovuti a situazioni di una fase storica ad altissima criticità della nostra vita.

Serena Angioli e Bianca Spadolini

I giovani sono quelli che pagano il prezzo più alto poiché l’attuale società offre loro possibilità che si presentano, per la prima volta dal dopoguerra, peggiori di quelle offerte alla generazione precedente.
Quali le risposte? Il terreno sul quale agire è sicuramente quello della “comunità educante”, un meccanismo capace di ricostruire il legame fra le persone. La cultura dei diritti umani, della democrazia, della libertà, patrimonio irrinunciabile dell’Occidente, sono pietre miliari per la costruzione di un mondo migliore fondato sul bene comune.
Il volume della casa editrice Avio di Bianca Spadolini è marcatamente interdisciplinare. Curato da Serena Angioli, esperta in politiche pubbliche e processi decisionali complessi, soprattutto politiche della coesione e politiche rivolte ai giovani, mette assieme le testimonianze di autori che provengono dal mondo della ricerca, dell’Università, della politica e delle esperienze approfondite, intercettano questioni decisive e centrali del nostro tempo.
Vengono, insomma, proposte soluzioni specifiche per una società fondata sul bene comune da ancorare a uno scenario di riferimento che è la cultura dei diritti umani, della democrazia e della libertà considerati un patrimonio irrinunciabile dell’Occidente, purtroppo ancora negati in molte aree del pianeta.
In questo contesto, l’Italia non è ancora al passo con i tempi, soprattutto la politica non riesce a leggere e affrontare la complessità del momento e a cambiare il paradigma per interpretare la realtà e restituire una prospettiva che faccia ritrovare il desiderio del futuro. È un appello con proposte concrete all’impegno di tutti per un Paese da ricostruire. (giornalistitalia.it)

CHI È SERENA ANGIOLI

Laureata con lode in Scienze Politiche – indirizzo politico internazionale all’Università “La Sapienza” di Roma, è responsabile dell’Area Progetti e Programmi dell’Agenzia Nazionale dei Giovani.

Serena Angioli

Esperta in definizione, programmazione, concertazione, attuazione politica regionale europea di coesione economica 
e sociale, di cooperazione territoriale europea e di approccio integrato allo sviluppo urbano e regionale; politiche europee e nazionali e regionali per l’occupazione, in particolare quella giovanile e mobilità 
europea dei giovani; concertazione, cooperazione e processi di governance multilivello; politica europea di vicinato con Paesi del Mediterraneo e Paesi partners e in ambito di CTE; cooperazione con i Paesi in via di Sviluppo; ha esperienza professionale diretta con la Commissione europea, il Segretariato dei Comuni e Regioni d’Europa, i ministeri del Lavoro, degli Affari Esteri, dell’Interno.
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Pari Opportunità, è stata Senior expert per il coordinamento delle iniziative FESR e FSE finalizzate all’occupazione delle donne. 
È stata, tra l’altro, assessore ai Fondi europei della Regione Campania, con delega ai giovani e alla cooperazione con il Mediterraneo, sviluppando un interesse verso le politiche giovanili, maturato negli anni del suo incarico di dirigente del Comune di Reggio Calabria nel settore Lavoro, Sviluppo e Risorse dell’Unione Europea, e successivamente direttore alla Regione Calabria. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.