Indignati gli oltre 100 giornalisti presenti in aula. L’udienza aggiornata al 1° aprile

A porte chiuse il processo farsa a Dundar e Gul

Can Dundar (a destra) ed Erdem Gul sono accusati di spionaggio

Can Dundar (a destra) ed Erdem Gul sono accusati di spionaggio

ISTANBUL (Turchia) – Si è aperto con una clamorosa decisione del giudice il processo a Istanbul a carico dei due giornalisti di Cumhuryet, Can Dundar e Erdem Gul. I due sono accusati di spionaggio, divulgazione di informazioni concernenti la sicurezza nazionale e propaganda a favore di organizzazione terroristica. Su richiesta dei procuratori, infatti, il giudice ha deciso che il processo si svolgerà a porte chiuse.
Una decisione che ha provocato l’immediata protesta degli oltre 100 giornalisti e osservatori presenti al processo. “Una parodia della giustizia”, è stato il commento di un osservatore di Human Rights Watch.
L’udienza è stata aggiornata al primo aprile dopo che un gruppo di deputati si è rifiutato di lasciare l’aula quando il giudice ha respinto la loro richiesta di assistere al processo.
Dundar e Gul, rispettivamente direttore e caporedattore di Cumhuriyet, erano stati rinviati a giudizio per un’inchiesta del maggio scorso su un presunto passaggio di camion di armi dalla Turchia alla Siria. L’inchiesta era stata pubblicata da Cumhuriyet alla vigilia delle elezioni turche del 7 giugno.
Dopo la pubblicazione dello scoop, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva accusato i suoi autori di “tradimento” promettendo che avrebbero pagato “un caro prezzo”. Il loro arresto aveva scatenato forti proteste a livello internazionale, rilanciando l’allarme sulla limitazione della libertà di stampa in Turchia. Se giudicati colpevoli, i due giornalisti rischiano l’ergastolo. (Sda/Ats)

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