È accaduto a Bruxelles. Sassi e uova contro Nourredine Fridhi: “Sei un traditore”

Giornalista di Al Arabiya aggredito da musulmani

Nourredine Fridhi

Nourredine Fridhi

BRUXELLES (Belgio) – Il corrispondente di Al Arabiya da Bruxelles è stato aggredito davanti al palazzo del comune di Anderlecht da una ventina di giovani musulmani che durante una diretta sulle stragi di Bruxelles lo hanno bersagliato con sassi e uova e lo hanno scaraventato a terra.
L’attacco contro Nourredine Fridhi, accusato di essere “un traditore”, risale a mercoledì, un’ora dopo il minuto di lutto per gli attentati: l’operatrice dell’emittente panaraba che lo segue fedelmente da oltre 20 anni non ha ripreso l’istante dell’aggressione, ma quelli immediatamente precedenti e successivi, comprese le proteste di un’anziana donna con il velo che urla agli scalmanati: “Siete voi la vergogna dell’Islam”.
“Pensavo che la mia voce forte e i miei capelli grigi potessero intimorire quegli scalmanati, ma purtroppo non è stato così”, ha raccontato all’Agi il giornalista, molto conosciuto nella comunità dei giornalisti di Bruxelles e popolarissimo fra gli spettatori dell’emittente basata a Dubai. Fridhi aveva deciso di fare una diretta sulle stragi da Anderlecht, uno dei comuni dell’agglomerato urbano in cui si concentrano le indagini della procura belga, con una forte presenza di origine marocchina.
“Mi hanno chiesto di smettere le riprese”, ha rievocato, “e quando non l’abbiamo fatto mi hanno lanciato uova e sassi”.
“A quel punto ho restituito la linea alla conduttrice, e ho cercato di discutere con loro, gli ho detto che ero tunisino, algerino, marocchino e arabo ma che ero contro il terrorismo e la violenza”, ha spiegato il giornalista.
“È intervenuto un uomo barbuto, più anziano, e mi ha dato del traditore, filmandomi con il telefono”, ha aggiunto. A quel punto la situazione è degenerata: “Ho ricevuto un calcio fortissimo sul fianco, che mi ha scaraventato per terra. Il giovane che mi ha colpito è corso via e in poco tempo anche gli altri si sono dileguati. Nel frattempo, una donna anziana ha cominciato a gridare chiedendo in arabo perché facessero questo, accusandoli di essere la vergogna dell’Islam. Questo tentativo di difesa mi ha riscaldato il cuore”.
Ma, ha proseguito il giornalista, “non si può permettere che la piazza centrale di un quartiere di Bruxelles sia senza legge. Ho chiamato la polizia, mi hanno suggerito di andare via perché quello è ‘un quartiere caldo’. L’ho trovato inaccettabile. E continuerò a fare il mio lavoro”. (Agi)

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