Insieme per affermare la cultura della legalità in una terra a lungo ostaggio dell’antistato

La Figec Cisal incontra il Prefetto di Reggio Calabria

Carlo Parisi, il prefetto Clara Vaccaro, Federica Morabito, Ilda Tripodi e Michele Albanese

REGGIO CALABRIA – «Affermare la cultura della legalità in un contesto sociale, per troppo tempo ostaggio dell’antistato, che ha finito per relegare in una condizione di arretratezza e rassegnazione un popolo che ha solo bisogno di lavoro, servizi e sicurezza». È stato questo il filo conduttore della visita di cortesia fatta stamane dalla Figec Cisal al Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro.

Clara Vaccaro, prefetto di Reggio Calabria

La delegazione della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione era composta dal segretario generale Carlo Parisi e dai consiglieri nazionali Federica Morabito (fiduciaria di Reggio Calabria), Michele Albanese (delegato alla legalità), Franco Arcidiaco e Ilda Tripodi (commissione cultura).
Un lungo e cordiale colloquio, nel Palazzo del Governo di Reggio Calabria, nel corso del quale il segretario generale della Figec Cisal ha presentato al prefetto Vaccaro «il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura che, dopo 114 anni di anacronistico sindacato unico, ha inaugurato il pluralismo sindacale per dire no al pensiero unico e sì a un sindacato di servizio vicino agli iscritti, rispettoso delle diversità di vedute all’interno dei propri organismi, aperto sempre al dialogo e al confronto».
Carlo Parisi ha, quindi, illustrato «il percorso di crescita del sindacato, ormai presente in tutto il Paese con sedi provinciali, patronati e Caf gratuiti per gli iscritti grazie alla confederazione Cisal che, con oltre un milione e mezzo di iscritti, è la più importante organizzazione sindacale autonoma italiana».
Grande attenzione è stata rivolta ai temi del giornalismo e dell’informazione, con grande reciproca disponibilità al dialogo e al confronto sui temi di più scottante attualità: dalla crisi del settore editoriale tradizionale alle derive social, all’intelligenza artificiale, ma soprattutto con ampia convergenza d’intenti sulla formazione culturale e professionale per l’affermazione della legalità che non può prescindere da serie e concrete politiche del lavoro.
Iniziative tutte finalizzate a creare una nuova coscienza tra i giovani per contribuire ad arrestare la fuga di cervelli che questa terra forma ma non riesce a trattenere e sfruttare. Temi questi particolarmente cari alla dottoressa Clara Vaccaro, dirigente del Ministero dell’Interno di altissimo profilo e di grande esperienza, ma soprattutto donna del Sud (è originaria di Messina), quindi profonda conoscitrice delle logiche, delle dinamiche del territorio e, cosa non di poco conto a queste latitudini, del linguaggio spesso affidato alla gestualità.

Franco Arcidiaco, Carlo Parisi, il prefetto Clara Vaccaro, Federica Morabito, Ilda Tripodi e Michele Albanese (Foto Giornalisti Italia)

Se la fiduciaria Figec Cisal di Reggio Calabria, Federica Morabito, si è soffermata sull’importanza della corretta informazione (possibile solo attraverso l’informazione professionale di qualità) e degli uffici stampa (garanzia per il dialogo tra istituzioni e cittadini), Franco Arcidiaco e Ilda Tripodi hanno illustrato al prefetto Vaccaro le problematiche più scottanti che colpiscono i giovani e la conseguente necessità di serie iniziative culturali a lungo periodo che segnino un cambio di passo nel rapporto con la legalità. Il prefetto Vaccaro, a tal proposito, ha sottolineato l’importanza di sostituire il “noi” all’“io” che, purtroppo spesso, favorisce l’individualismo penalizzando pesantemente l’interesse collettivo.
Il delegato alla legalità Michele Albanese, dal canto suo, si è soffermato sulle gravi condizioni di isolamento che, purtroppo spesso, i giornalisti sono costretti a subire, aggravati dalla pesante condizione di precarietà che, purtroppo spesso, costringe molti bravi colleghi a gettare la spugna, per poter mettere assieme il pranzo con la cena, con il risultato che l’informazione diventa sempre più povera perché spesso veicolata da soggetti estranei alla professione, quindi non affidabili e spesso motivati da interessi diversi dal diritto-dovere di informare.

Michele Albanese e Carlo Parisi

«Un incontro altamente positivo – commenta il segretario generale della Figec Cisal – con un Prefetto d’eccellenza, qual è appunto la dottoressa Clara Vaccaro, che in pochi secondi inquadra il problema e, senza fronzoli o riserve, punta dritto al risultato per garantire ai cittadini sicurezza e legalità, condizioni essenziali, assieme al lavoro e ai servizi, per la vita democratica e lo sviluppo del nostro Paese. Un modus operandi – conclude Carlo Parisi – perfettamente in sintonia con quello della Figec Cisal impegnata a non lasciare indietro nessuno senza privilegiare o discriminare chi si adegua o meno al pensiero unico». (giornalistitalia.it)

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