Nel rispetto della legge 150/2000 e per estendere le tutele Inpgi, Casagit e Fondo

Uffici Stampa, protocollo d’intesa Fnsi – Anci

La delegazione Fnsi presente alla firma del protocollo, da sinistra: Enrico Cocciulillo, Giancarlo Tartaglia, Carlo Parisi, Raffaele Lorusso, Antonio De Caro (presidente dell’Anci), Anna Del Freo, Giuseppe Giulietti, Alessandra Costante e Mattia Motta

ROMA – Un protocollo d’intesa finalizzato ad agevolare la costituzione di uffici stampa nei Comuni, nel rispetto della legge 150/2000 e con l’obiettivo di estendere anche ai giornalisti che si occupano di informazione negli enti locali le tutele previdenziali e sanitarie, è stato firmato oggi a Roma dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’Associazione Nazionale dei Comuni italiani.
Nella sede dell’Anci erano presenti il presidente Antonio De Caro e la delegazione della Fnsi composta dal segretario generale Raffaele Lorusso, dai segretari generali aggiunti Carlo Parisi e Anna Del Freo, dal presidente Giuseppe Giulietti, dalla responsabile del Dipartimento Uffici Stampa pubblici, Alessandra Costante, e dai componenti della Giunta esecutiva Enrico Cocciulillo e Mattia Motta, accompagnati dal direttore Giancarlo Tartaglia.
«Mettiamo a segno – ha detto dichiarato Decaro – un punto importante nella collaborazione tra la Federazione della Stampa e l’Associazione dei Comuni fornendo linee guida di cui i Comuni, e in special modo i Comuni più piccoli, potranno avvalersi, anche in forma associata, come già avviene per altri settori».
Dal canto suo, Lorusso ha sottolineato che «attraverso questo protocollo intendiamo soddisfare due esigenze: quella dei Comuni di dotarsi di professionisti dell’informazione, offrendo loro percorsi di inquadramento all’interno della pubblica amministrazione che tengano conto delle specificità della professione giornalistica; e quella dei colleghi, ai quali devono essere riconosciute l’autonomia professionale prevista dalla legge, il corretto inquadramento previdenziale presso l’Inpgi, la possibilità di accedere all’assistenza sanitaria della Casagit e la possibilità, infine, di iscriversi al Fondo di previdenza complementare».
Una parte del protocollo è dedicata alle attività di formazione e aggiornamento, “finalizzate al miglioramento della qualità informativa, anche valutando insieme agli Enti preposti le possibilità di impiego delle risorse del Fondo Sociale Europeo assegnate per la formazione professionale, nonché delle altre risorse comunitarie, per l’aggiornamento e per l’inserimento lavorativo dei giornalisti”. (giornalistitalia.it)

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