Nata da Finegil, La Stampa, il Secolo XIX avvia la sperimentazione su carta e digitale

Gruppo Gedi, obiettivo 400mila copie

GediROMA – Il coordinamento dei Comitati di redazione della Finegil ha incontrato il direttore delle risorse umane del gruppo Gedi Roberto Moro, il direttore generale Finegil Marco Moroni, il direttore editoriale Finegil Roberto Bernabò e il direttore Romeo Marrocchio per un esame della situazione dopo il perfezionamento della fusione per incorporazione del gruppo Itedi in Gedi.
Il 27 giugno 2017, ha riferito l’azienda, c’è stato il conferimento di Itedi in Gedi. Le prossime operazioni in calendario sono: il conferimento del centro stampa di Torino di Itedi in Rotocolor; la fusione tra PK (concessionaria pubblicità di Itedi) e Manzoni; la scissione delle attività Elemedia (radio e digitale) e la creazione di un’unica società per il digitale; la fusione per incorporazione di Itedi e Finegil, nel dicembre del 2017: la nuova società, controllata al 100% da Gedi, comprenderà i giornali Finegil, La Stampa, il Secolo XIX.
L’azienda enumera, tra i vantaggi, la possibilità di sviluppare supplementi ed eventi comuni; l’inizio di un periodo di sperimentazione su carta e su digitale; l’ingresso dei contenuti nazionali de La Stampa nei giornali locali dalla fine del 2017, fermo restando che tutto questo comporterà un coinvolgimento dell’Agl che preoccupa il coordinamento e su cui si aspettano futuri chiarimenti.
L’azienda, che stima una copertura diffusionale di 400mila copie, di cui 130mila de La Stampa, garantisce che l’autonomia delle testate resta tale; che non ci sono esuberi giornalistici e non ci sarà nessuna procedura collettiva derivante dalla fusione. È garantita l’occupazione, anche se è stato ribadito che continuerà la politica di contenimento dei costi attuata dall’inizio della crisi fino ad oggi.
Prendendo atto della disponibilità dell’azienda al confronto, il coordinamento dei cdr Finegil ribadisce la necessità di preservare il patrimonio dei giornali Finegil, la specificità, l’autonomia e la qualità del lavoro giornalistico, seguendo i cambiamenti in corso e vigilando anche sul piano operativo; inoltre chiede che venga assicurata alla redazione dell’Agl, che per anni ha fornito i contenuti nazionali ai quotidiani locali, il pieno coinvolgimento nel processo di cambiamento che riguarderà le pagine sinergiche. (giornalistitalia.it)

 

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