Escluse dalla transizione del Mise tra un mese dovranno licenziare tutti

Sicilia, 80 emittenti tv in rivolta

SIRACUSA – «Il Ministero dello Sviluppo economico ha dimostrato fino adesso incompetenza nel gestire il futuro della tv digitale in Sicilia privilegiando le realtà regionali a nocumento delle realtà locali, la televisione locale con un forte ruolo sociale». Gli editori delle 80 emittenti siciliane che il Mise ha escluso dalla transizione del sistema radiotelevisivo non ci stanno e chiedono al Governo di aumentare le frequenze in Sicilia.
«Siamo ancora in attesa dell’istituzione di un tavolo tecnico permanente che tarda ad arrivare nonostante l’approvazione del decreto Milleproroghe per trovare una rapida soluzione», spiega all’Ansa Giuseppe Bianca di Video 66 a nome degli editori.
«Eppure – attacca Bianca – assistiamo alle dichiarazioni inopportune del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che alcuni giorni fa, durante la commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi a Palazzo San Macuto, dichiarava che aveva provveduto alla sopravvivenza di alcune emittenti televisive locali scaturite da tavoli tecnici. Niente di più falso. Tra un mese circa le 80 emittenti siciliane escluse saranno tagliate fuori definitamente che oltre a nuocere alla pluralità dell’informazione, potrebbe aprire la strada a una crisi occupazionale senza precedenti, in un settore altamente specializzato». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.