Anzaldi (Pd): “Con la revisione dei limiti l’afflusso si concentrerebbe nelle tv private”

Pubblicità: “Dall’Europa un danno a Rai e stampa”

Michele Anzaldi

Michele Anzaldi

ROMA – Con una interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il deputato del Pd Michele Anzaldi, che ha anche l’incarico di segretario della commissione di Vigilanza sulla Rai, chiede di sapere “se e quali iniziative il governo intenda assumere ufficialmente, ed entro quanto tempo, al fine di ribadire in maniera inequivocabile la necessità di mantenere limiti stringenti sull’affollamento pubblicitario giornaliero con l’obiettivo di salvaguardare il servizio pubblico nonché il settore dell’editoria che in caso contrario subirebbe un colpo mortale per il proprio futuro”.
Il deputato Dem ricorda che da alcuni giorni i media “riportano con sempre maggiore insistenza l’ipotesi di modifica avanzata dalla Commissione Europea in merito alla revisione dei limiti di affollamento pubblicitario. Tale ipotesi – continua – viene giudicata allarmante per la possibilità che la pubblicità finisca per concentrarsi verso le emittenti televisive private a discapito del servizio pubblico radiotelevisivo ma soprattutto dell’editoria e della stampa”.
La proposta di modifica della Commissione Ue, ricorda, “ha come obiettivo quello di cancellare i limiti all’affollamento pubblicitario oggi in vigore, limiti che scattano ad ogni ora di trasmissione”, e che “verrebbero ad essere sostituiti da meno stringente vincolo ‘giornaliero’ che consentirebbe pertanto di concentrare l’afflusso pubblicitario nelle fasce di maggiore ascolto e con la possibilità di incrementare i profitti”. (agi)

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