“Deciso un anno fa dal Cda nonostante la Cassazione l’avesse ritenuto illegittimo”

Pasticcio Inpgi, Cnog contro il prelievo forzoso

ROMA – Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, riunito a Roma, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale esprime «forte preoccupazione sul prelievo forzoso dell’1%, per cinque anni, di pensioni e stipendi e sul ridimensionamento del divieto di cumulo, entrambi con effetto retroattivo dal primo gennaio 2022 per l’intera categoria».

Carlo Bartoli

«Si tratta – ricorda il Cnog – di misure assunte un anno fa dall’Inpgi nel tentativo di salvaguardare l’autonomia dell’Istituto». Evidenziando che «la successiva decisione del Governo di far confluire nell’Inps la gestione principale dell’ente previdenziale dei giornalisti ha, di fatto, superato la delibera del Cda rendendola non più aderente al quadro normativo», il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti sottolinea che «entrambe le misure sui trattamenti pensionistici sono state peraltro oggetto di sentenze di Cassazione che le hanno ritenute illegittime in modo univoco».

Andrea Orlando

In attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato, che deve pronunciarsi sulla vicenda, il Consiglio Nazionale sollecita il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a «disporre rapidamente la sospensione della delibera dell’Inpgi evitando, così, una immotivata e ingiusta penalizzazione di colleghe e colleghi. Il rischio è un contenzioso giudiziario senza fine per ottenere il riconoscimento dei diritti della categoria, al pari di quanto previsto per tutti gli altri lavoratori».
Il Consiglio Nazionale ha, infine, dato mandato al Presidente di «promuovere tutte le iniziative necessarie, compresa la convocazione straordinaria della massima assise giornalistica italiana, per annullare una iniqua misura retroattiva che colpisce insieme attivi e pensionati». (giornalistitalia.it)

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