Dietro-froint di Renzi sulla pubblicazione di bandi e avvisi pubblici sui quotidiani

M5Stelle contesta la pubblicità istituzionale

M5StelleROMA – “Il presidente del Consiglio tutto annunci e marce indietro si rimangia la parola e rottama lo stop al finanziamento pubblico all’editoria. Con un escamotage contenuto nella legge delega per la riforma del codice degli appalti – articolo 1, comma 1 lettera n – i quotidiani cartacei continueranno a ricevere fondi per pubblicare bandi e avvisi pubblici”. Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera e in commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato.
“Più di un anno fa Renzi aveva annunciato che, a partire dal primo gennaio 2016, i bandi di gara sarebbero stati pubblicati solo in Gazzetta Ufficiale e sui siti web delle amministrazioni appaltanti. Una proposta, quella ventilata dal presidente del Consiglio, che ricalcava, o copiava, quanto noi avevamo già messo nero su banco sia all’interno di un’apposita proposta di legge sia nella Pdl per l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria. Stop, dunque, alla pubblicazione sui quotidiani cartacei che aveva garantito alle società concessionarie, grazie a questa forma di finanziamento indiretto all’editoria, di spartirsi 110 milioni di euro per il solo 2014? Niente affatto”.
“Adesso – aggiungono i parlamentari di M5Stelle – il passo indietro: la delega, che va esercitata entro sei mesi, prevede infatti che i bandi debbano essere pubblicati sia online sia su due quotidiani nazionali e due locali. Dunque, i fondi per la «pubblicità di servizio», inizialmente usciti dalla porta, rientrano subito dalla finestra. Evidentemente il presidente del Consiglio è venuto a più miti consigli. Forse a causa dalla pressione esercitata dai potentati dell’editoria o, forse, perché nel gioco dei favori incrociati, mantenere legami economici con la stampa alla politica può sempre tornare utile. Tutto questo, a discapito della libertà e dell’indipendenza dell’informazione”. (Ansa)

 

 

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