Arrestata una ventiseienne grazie ad un giornalista che conduceva un’inchiesta per la Bbc

Ingaggia killer sul dark web per uccidere i genitori

CANBERRA (Australia) – Grazie ad un giornalista britannico, che lavora per la Bbc, la polizia australiana ha arrestato una donna che, nel dark web, ha ingaggiato un killer per uccidere i suoi genitori. Lo ha reso noto il quotidiano The Guardian, con un articolo del giornalista Christopher Knaus che ha raccontato la storia della 26enne di Canberra accusata di aver accettato di pagare 20mila dollari per commissionare l’omicidio dei suoi genitori, uomini d’affari di spicco nella capitale australiana. Gli investigatori hanno, infatti, accertato che un acconto di 6mila dollari era staccato già pagato dalla giovane donna prima dell’arresto eseguito lunedì.
A mettere la polizia sulle tracce della donna è stato un giornalista che lavora per la società di produzione Novel, incaricata dalla Bbc di eseguire una ricerca sul dark web per un’inchiesta televisiva. Scandagliando il dark web, ad ottobre, il giornalista ha trovato prove attestanti l’avvenuto pagamento online dei 6mila euro di acconto per l’omicidio di due persone in Australia.
«Riteniamo che la donna – ha detto il sergente Beth McMullen – abbia agito da sola contattando qualcuno sul dark web ed effettuando il pagamento».
La polizia ha accertato, inoltre, che il “killer” ingaggiato in realtà non esisteva, ma si trattava di una truffa. Nonostante questo, ha agito di conseguenza considerato l’intento omicida della donna che avrebbe, comunque, potuto mettere a segno il suo disegno criminale. Da qui le indagini che da un lato sono tate finalizzate a garantire la sicurezza dei genitori, dall’altro a monitorare l’attività della figlia su internet, con particolare attenzione agli estratti conto bancari.
L’indagine è sfociata in mandato di perquisizione eseguito, lunedì scorso, in un appartamento di Fadden, un sobborgo di Canberra, nel corso della quale la polizia ha sequestrato il computer e arrestato la donna con l’accusa di tentato omicidio, istigazione all’omicidio e furto con scasso.  Non avendo chiesto la scarcerazione su cauzione, rimarrà in carcere sino alla fine del mese in attesa del processo.
I genitori della giovane, all’oscuro complotto ordito dalla figlia, hanno collaborato con le forze dell’ordine e davanti alle prove schiaccianti sono rimasti molto scioccati e comprensibilmente preoccupati.
Intanto, il sito web è stato chiuso e la polizia indaga per localizzare il luogo e accertare l’identità dell’operatore. (giornalistitalia.it)

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