A Firenze volantino contro i giornalisti e presidio davanti al Corriere Fiorentino

Inaccettabili gli insulti dei tassisti alla stampa

Uno degli striscioni esibiti durante la manifestazione dei tassisti a Firenze

Uno degli striscioni esibiti durante la manifestazione dei tassisti a Firenze

FIRENZE – Ordine dei giornalisti e Associazione Stampa Toscana ritengono inaccettabile quanto avvenuto ieri, a Firenze, durante il corteo organizzato dai sindacati dei tassisti per rivendicare maggiore sicurezza dopo l’aggressione (l’ottava negli ultimi tre mesi) ad un loro collega, Gino Ghirelli, vittima di un agguato in servizio e in coma da tre mesi.
Durante il corteo, partito da piazza Beccaria per concludersi in piazza della Repubblica, con tanto di striscioni e tassisti che indossavano magliette contro le “fake news”, è stato distribuito un volantino, firmato da tutte le sigle dei 730 taxi di Firenze, nel quale la stampa viene accusata di avere alimentato una “jihad ideologica e strumentale contro la nostra categoria”. “La prossima aggressione che subiamo, il prossimo padre che non tornerà dai propri figli, – è scritto nel volantino – sapremo chi, di fatto, ne sarà stato il mandante”.
Come se non bastasse, il corteo al quale hanno partecipato circa cinquecento tassisti, si è fermato davanti alla redazione del Corriere Fiorentino dando vita ad un un improvvisato presidio  caratterizzato da pesanti insulti.
“Le critiche alla stampa, motivate, – affermano Odg e Ast – sono sempre legittime. Non è, però, ammissibile imputare strumentalmente a chi fa informazione la responsabilità di essere istigatore di violenza. È inaccettabile leggere quanto scritto nel comunicato a firma di tutti i sindacati dei tassisti, che accusano la stampa fiorentina di essere promotrice di una «Jihad» contro di loro; oppure ipotizzare che ci siano tra i giornalisti dei possibili «mandanti» di violenze fisiche perpetrate nei confronti di chicchessia”.
“In un momento in cui la violenza verbale aumenta ovunque – affermano Ast e Odg toscani – chi lotta contro la violenza dovrebbe essere conseguente e coerente. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.