Salini: “È il modo più giusto per tenere viva la memoria di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”

“In Rai un nucleo di giornalismo investigativo”

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin furono uccisi a Mogadiscio esattamente 25 anni fa

ROMA – In Rai nascerà un nucleo di giornalismo investigativo, che si affiancherà al gruppo di giornalisti che avrà il compito di svelare e smontare fake news. Lo ha annunciato l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, intervenendo al  convegno “Noi non archiviamo. Il giornalismo d’inchiesta per la verità e la giustizia”, organizzato alla Camera, nel giorno del  venticinquesimo anniversario dell’uccisione della giornalista e dell’operatore del Tg3 (avvenuta il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio), per chiedere che il caso non venga archiviato ma si vada avanti con le indagini.
«Credo che un modo giusto e corretto per tenere viva la memoria di Alpi e Hrovatin e rendere il dovuto omaggio – ha detto  Salini – sia di dotare la Rai – coerentemente anche con quanto scritto nel Contratto di Servizio – di un nucleo di giornalismo investigativo che si affianchi al gruppo che avrà il compito di svelare e smontare le fake news. Un gruppo che faccia tesoro delle esperienze fatte da tutti i colleghi che, nella ricerca della verità, hanno compiuto il sacrificio più alto, quello della loro stessa vita».
«Ilaria Alpi e Miran Hrovatin – ha sottolineato Salini – sono l’esempio più alto di ciò che può e deve essere il Servizio Pubblico. Per questo è giusto ricordarli, ricordarli sempre. Sono la bandiera di un giornalismo libero e caparbio, di quel giornalismo di cui una democrazia che voglia essere sana ha sempre bisogno. Di un giornalismo al servizio dei cittadini, che si fa le domande della gente comune, che dà risposte alla gente comune. Che rende semplice e comprensibile ciò che spesso è complesso e poco chiaro».
«Alpi e Hrovatin – ha ricordato Salini – erano alla ricerca della verità, di risposte su traffici che coinvolgevano armi e rifiuti tossici, traffici su cui si allungavano ombre sinistre e che coinvolgevano interessi economici fortissimi. Hanno pagato con la vita le domande che facevano, le risposte che cercavano, la verità che inseguivano per tutti noi». (adnkronos)

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