Debutto casalingo per il presidente della Fnsi. Campagna per i giornalisti minacciati

Giulietti tiene a battesimo “Illuminare le periferie”

Illuminare le PeriferieROMA – Alla presenza del neo presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, è stato presentato il sito “Illuminare le periferie”, una rete delle reti che raggruppa oltre 30 Associazioni, gruppi e movimenti. Presenti, tra gli altri, nella sala “Walter Tobagi” della Fnsi, a Roma, il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, il presidente nazionale dell’Ucsi, Andrea Melodia, ed il consigliere d’amministrazione della Rai, Franco Siddi. “Il nome del sito nasce dalla volontà di dare luce e voce alle storie spesso oscurate dall’informazione mainstream – spiega la neo portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola – per condividere le campagne proposte dai diversi soggetti aderenti, riflettere sui nuovi modelli di società e di comunicazione rilanciando il lavoro di chi opera sul campo per aiutare e sostenere i dimenticati, chi viene indicato ed individuato come la fonte di nostre paure, disagi, usato come capro espiatorio di una crisi economica e sociale che ha ben altre radici”.
“La nostra campagna #nohatespeech – racconta Domenica Canchano, direttore del sito Carta di Roma – che oggi trova una cassa di risonanza nella rete Illuminare le periferie, è nata per denunciare una informazione che non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione ma serve solo ad amplificare l’odio verso il diverso, interrompendo quella costruzione del dialogo necessaria a comprendere un mondo che cambia ogni giorno”.
Ed è proprio una cattiva informazione che dà adito ad una visione distorta della realtà . “L’Italia è la periferia dei flussi migratori – denuncia Marco Bertotto di Medici Senza Frontiere – eppure viene raccontata come terra che vive l’emergenza continua”.
Anche da qui nasce l’impegno del servizio pubblico come ha sottolineato il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani: “Dobbiamo lavorare affinché la Rai abbia l’obiettivo di illuminare le periferie, anche dell’informazione”.
“Un’informazione che chiude gli occhi su realtà di guerra in Paesi considerati amici e che attendono il via libera per essere ammessi nell’Unione europea – sottolinea il giornalista curdo, Garip Siyabend – Drammi che vengono denunciati da quei pochi giornalisti che mettono a rischio anche la propria vita per raccontare le violazioni dei diritti più elementari”.
Lo hanno fatto Stefania Battistini e Ivan Grozny, vincitori del premio Articolo 21, che nel loro reportage dal Kurdistan turco mostrano le popolazioni stremate dal coprifuoco che dura per giorni e giorni, bambini che terrorizzati si rifugiano dietro le barricate.
Le storie e le denunce raccontate, da testimonial e video, si sono susseguite per tutta la durata della presentazione del sito www.illuminareleperiferie.it e tante altre verranno seguite e troveranno la propria luce sia sul sito sia sui profili Facebook e Twitter della rete. Nei prossimi giorni partirà la campagna in difesa dei giornalisti minacciati.
“Facciamo nostra la proposta di Paolo Borrometi, il collega sotto scorta per aver denunciato azioni mafiose a Scicli nel ragusano – rilancia Beppe Giulietti – di firmare collettivamente le inchieste più scottanti. Una forma di sostegno ed impegno concreto”.
Nell’occasione, la rete “Illuminare le periferie” ha espresso solidarietà alla redazione di Misna, l’agenzia di stampa che il 31 dicembre rischia di chiudere. Tutte le associazioni si dicono pronte a qualunque iniziativa per salvare la “voce degli ultimi” lanciando l’appello a “non spegnere una voce che arriva dal sud del mondo e da quasi 20 anni illumina le periferie geografiche, sociali ed economiche”.

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