La deputata giornalista Dalila Nesci suona la sveglia alle istituzioni. “E la Stasi tace”

“Esperia TV, licenziamento improprio e disumano”

Dalila Nesci

Dalila Nesci

Esperia TVCROTONE – “Non passi nel silenzio il licenziamento improprio e disumano che l’editore di Esperia Tv ha riservato a giornalisti e tecnici, peraltro dopo anni di duro e proficuo lavoro”. La deputata giornalista Dalila Nesci (Movimento 5 Stelle), componente della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radio-televisivi, interviene sul caso dei quattro licenziamenti dell’emittente televisiva sollevato dalla Fnsi denunciando che “l’atteggiamento spavaldo dell’editore è stato confermato dalla sua assenza volontaria al recente tavolo sul problema convocato dal prefetto di Crotone”.
Dalila Nesci sottolinea che “la vicenda, che consegue alla notizia di una sentenza a favore di una giornalista già licenziata illegittimamente, ci dice delle condizioni di lavoro degli operatori dell’informazione in Calabria, tante volte costretti a subire forme di umiliazione da imprenditori anche in conflitto d’interessi”.
“Innanzi al caso di Esperia Tv – prosegue la parlamentare M5s – va ricordato che l’ex presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi (moglie del presidente del Gruppo Marrelli e azionista di maggioranza dell’emittente, ndr), espresse la sua solidarietà ai lavoratori di Rete Kalabria. Stavolta, però, nonostante le analogie, ha preferito tacere”.
“Serve una reazione forte, anche da parte della politica – incalza Dalila Nesci – perché il futuro della Calabria dipende pure da un’editoria rispettosa dei principi, delle regole e della dignità dei lavoratori. Come calabresi non possiamo permetterci di subire così. Dobbiamo innalzare una barriera civile per i lavoratori, che sono la parte più debole”.
“Le istituzioni – conclude la parlamentare calabrese – si facciano sentire con durezza, a partire dal presidente della Regione, Mario Oliverio. È fondamentale che la questione vada, adesso, su un binario politico e istituzionale”.

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