Prosegue lo sciopero dei giornalisti mentre si susseguono le prese di posizione

Ansa, patrimonio da salvare. Italia mobilitata

ANSAROMA – Prosegue lo sciopero dei giornalisti dell’Ansa che hanno sospeso, fino a lunedì 29 giugno, tutti i notiziari e il sito dell’agenzia di stampa in segno di protesta contro il piano aziendale che prevede 65 esuberi da gestire, dal 1° luglio, con un ricorso alla cassa integrazione o a contratti di solidarietà per  fronteggiare il bilancio che, alla fine del 2015, dovrebbe chiudere con un passivo di circa 5 milioni di euro. Martedì è fissato un incontro alla Federazione Nazionale della Stampa, mentre un’altra giornata di sciopero è stata indetta per mercoledì 1° luglio. Ulteriori giornate di mobilitazione saranno previste anche nelle prossime settimane, nel caso in cui l’azienda non cambierà il suo piano di riduzione del personale della redazione giornalistica.
Proseguono, intanto, le attestazioni di solidarietà nei confronti dei giornalisti dell’Ansa. Dopo le prese di posizione di Raffaele Lorusso (segretario generale Fnsi), Carlo Parisi (Giunta Esecutiva Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria) e delle associazioni regionali di stampa di Emilia Romagna e Marche, pubblicate nei giorni scorsi da Giornalisti Italia, riportiamo quelle di Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

FNSI
Raffaele Lorusso: “Preoccupante silenzio dell’editore”
ROMA – Totale sostegno della Fnsi al Comitato di redazione e ai giornalisti dell’Ansa, in sciopero per protestare contro il piano con cui l’editore ha annunciato 65 esuberi.
“La necessità di contenere i costi – afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – non può in alcun caso compromettere la qualità dell’informazione né la complessa articolazione territoriale, che da sempre sono i punti di forza dell’Ansa. Il ricorso alla Cigs o al contratto di solidarietà rischia di rivelarsi soltanto un espediente contabile perché, allo stato, non tiene conto delle esigenze dell’organizzazione del lavoro. Preoccupante è inoltre il silenzio dell’editore sul rilancio della testata. Per questa ragione, il sindacato è al fianco dei colleghi nelle azioni di lotta intraprese e nella richiesta del ritiro del Piano”.

ABRUZZO
Sindacato Giornalisti Abruzzesi e Odg all’Assemblea di Pescara
PESCARA – Infine, il Sindacato Giornalisti Abruzzesi annuncia la propria partecipazione, lunedì 29 giugno, alle 14.30, all’assemblea di redazione di Ansa Abruzzo e Molise in Piazza della Rinascita a Pescara, “per manifestare la solidarietà e la propria vicinanza ai colleghi impegnati in una difficile vertenza contro un piano aziendale che prevede 65 esuberi per i giornalisti e 35 per i poligrafici”. Oltre al segretario Paolo Durante all’appuntamento ci saranno, tra gli altri, anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, i consiglieri nazionali di Fnsi e Odg, e i fiduciari regionali di Inpgi e Casagit.

BASILICATA
Assostampa e Odg Basilicata: “Se si ridimensiona si perde credibilità”
POTENZA – Assostampa Basilicata e Odg Basilicata affermano che “da oltre mezzo secolo la trasmissione di notiziari nazionali e locali dell’Ansa garantisce, anche ai territori più periferici, una capillare diffusione delle informazioni”, ricordando che “la vocazione multimediale dell’Agenzia, che oggi le permette l’interfacciamento in tempo reale con altri importanti testate on line e off line, rappresenta un punto di forza del sistema informativo italiano, che basa la propria credibilità proprio su notiziari qualificati redatti da professionisti imparziali”.
“Risanare il bilancio – aggiungono Assostampa e Odg Basilicata – con un piano di riorientamento che prevede 65 esuberi, il ricorso alla cigs e ai contratti di solidarietà dal prossimo primo luglio, significa rinunciare a questo ruolo informativo, necessario soprattutto ai territori più marginali, a partire dal Mezzogiorno d’Italia. All’attenzione riservata in queste ore dalla presidenza del Consiglio dei Ministri deve affiancarsi subito anche quella delle Regioni Italiane, al fine di portare al tavolo della riforma delle convenzioni con le agenzie, coordinato dal sottosegretario Luca Lotti, la voce dei territori”.
Assostampa Basilicata e Odg Basilicata hanno affidato il loro messaggio al presidente della Giunta regionale di Basilicata, Marcello Pittella, e al presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Piero Lacorazza, in vista delle prossime riunioni della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e della Conferenza delle Assemblee legislative regionali.
Secondo Assostampa Basilicata e Odg Basilicata “il depotenziamento di una sole delle 22 sedi dell’Ansa sul territorio nazionale significherebbe una forte perdita di credibilità per una Cooperativa storica come quella dell’Ansa, composta da 36 soci editori dei principali quotidiani italiani, nata proprio con lo scopo di offrire capillarità all’informazione”.

CALABRIA
Sindacato Giornalisti della Calabria: “Esuberi Ansa, la peggiore risposta alla crisi”
REGGIO CALABRIA – “Il piano editoriale dell’Ansa, che prevede 65 esuberi da gestire dal 1° luglio con ricorso alla cassa integrazione o al contratto di solidarietà, rappresenta la peggiore risposta che un’azienda seria possa dare alla crisi”. Lo afferma Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria (Sgc), secondo il quale “le previsioni di bilancio che, alla fine del 2015, vedrebbero l’azienda chiudere con un passivo di circa 5 milioni di euro, non possono autorizzare l’azienda a tagliare l’unica vera risorsa: il capitale umano che, grazie alla professionalità capillarmente diffusa sul territorio, ha sempre assicurato alla principale agenzia di stampa prestigio e autorevolezza derivanti dalla qualità dell’informazione, condizione essenziale per rimanere sul mercato”.
“In una società sempre più inflazionata da notizie incontrollate – sottolinea Carlo Parisi – ridurre il lavoro giornalistico equivale, infatti, solo a spianare la strada alle notizie spazzatura derogando al principio fondamentale dell’informazione. L’azienda non può pensare di ricorrere a nuovi e invasivi ammortizzatori sociali dopo aver disatteso gli impegni sottoscritti negli accordi sindacali per il precedente stato di crisi. Così come – evidenzia Parisi – non possono passare sotto silenzio le responsabilità pesantissime del Governo Renzi nei confronti dell’editoria. Un atteggiamento irresponsabile in un mercato editoriale devastato dalla crisi”.
“In nome della spending review – sottolinea il segretario del sindacato dei giornalisti – il Governo non può continuare a falciare contributi, pubblicità istituzionale e abbonamenti ai giornali e alle agenzie di stampa, favorendo di fatto il proliferare di aziende pirata che devastano il mercato e sono causa della concorrenza sleale. E nel contempo non può continuare a destinare le poche risorse disponibili senza pretendere i Durc di correttezza contributiva, ma anche retributiva, da parte delle aziende. Senza provvedimenti e azioni serie e incisive si ottiene un solo risultato: alimentare e favorire la concorrenza sleale agli editori seri che, invece, investono nelle risorse umane e credono nella qualità dell’informazione, ma sono costretti a chiudere e licenziare”.
Il Sindacato Giornalisti della Calabria, nell’esprimere “piena solidarietà ai giornalisti impegnati in questa delicatissima vertenza, sosterrà, assieme alla Fnsi, tutte le iniziative di lotta a tutela dei livelli occupazionali e nel rispetto dei cittadini che dalla stampa pretendono, giustamente, qualità e tempestività”.

CAMPANIA
Sindacato Unitario Giornalisti e Odg della Campania: “Macelleria editoriale”

NAPOLI – “Il management dell’Ansa, l’agenzia di stampa più importante del Paese, senza presentare alcun piano di riorganizzazione e di rilancio, scarica esclusivamente sui lavoratori il peso di un buco da 5 milioni di euro, dichiarando 65 esuberi. Un’operazione inaccettabile contro la quale il Cdr ha risposto fermamente. Quella dei giornalisti dell’agenzia è una battaglia che va sostenuta con tutte le forze”. Lo affermano il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania (Sugc), i consiglieri campani della Fnsi e l’Ordine dei giornalisti della Campania che si schierano sostengono la battaglia dei colleghi dell’Ansa contro quella che si presenta come “una nuova operazione di macelleria editoriale”.
“L’Ansa – ricordano Assostampa e Odg della Campania – è un pilastro del sistema dell’informazione italiano, indebolirla significa dare un duro colpo alla libertà stessa del Paese, significa lasciare senza voce interi territori, demolire una fetta di democrazia. Il ricorso agli ammortizzatori sociali sta diventando la via ordinaria per risanare i conti: non può e non deve essere così. Chi amministra un’azienda deve prendersi le proprie responsabilità sempre, fino in fondo”.

EMILIA ROMAGNA
Associazione Stampa dell’Emilia Romagna: “Non ridiciamola a passacarte”
BOLOGNA – L’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) è a fianco dei giornalisti dell’Ansa in stato di agitazione dopo l’annuncio da parte dell’azienda di un imponente piano di ristrutturazione con ricorso dall’1 luglio agli ammortizzatori sociali. Insieme ai colleghi, il Sindacato regionale dei giornalisti vuole contrastare il tentativo di ridurre la più grande e autorevole agenzia di stampa italiana ad ufficio di passacarte.
Il piano aziendale di revisione dell’organico – che prevede 65 esuberi – disattende impegni già presi coi colleghi precari e coi collaboratori storici. In tale prospettiva, l’Ansa non disporrà delle risorse necessarie a garantire un’informazione completa e imparziale, in una fase delicatissima per il Paese.
Si prospetta così un’ulteriore compressione degli spazi di democrazia, proprio quando le inchieste della Magistratura, le battaglie parlamentari, le scelte del Governo, le tensioni con le parti sociali richiedono la più ampia e neutrale informazione.

LAZIO
Associazione Stampa Romana: “Si scarica la crisi sui lavoratori”
ROMA – Per l’Associazione Stampa Romana “l’Ansa decide di scaricare la crisi sui lavoratori. Tagliare 65 giornalisti – afferma l’Ars – significa ridimensionare ruolo e ambizione della dorsale dell’informazione italiana. Questo avviene subito dopo la presentazione del piano di ristrutturazione delle convenzioni da parte del Governo. Piano che dovrebbe razionalizzare l’offerta delle agenzie, non impoverirla sotto il profilo industriale e occupazionale. L’azienda – sottolinea Stampa Romana – è stata tanto pronta ad aprire la questione esuberi quanto è stata sorda a chiudere la partita delle assunzioni. Una decina di colleghi attendevano da anni le assunzioni in conseguenza di accordi sindacali sugli stati di crisi. Ora si trovano beffati due volte. Per l’attesa e per la contrazione del perimetro di gioco”.

LIGURIA, VALLE D’AOSTA, VENETO
Associazioni di Stampa: “ La crisi dell’Ansa mette a rischio la qualità del sistema”
GENOVA –  “Un drastico ridimensionamento della redazione dell’agenzia Ansa rischierebbe di mortificare il patrimonio di professionalità e di compromettere in maniera significativa la qualità complessiva del sistema informativo nazionale”. È l’allarme lanciato dalle associazioni regionali di stampa di Basilicata, Liguria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto e Puglia che “sono al fianco del Cdr e di tutti i colleghi dell’agenzia in questa delicata vertenza con l’azienda”.
“Per la sua natura di cooperativa dei principali editori italiani e per la sua funzione – affermano le sei associazioni – l’agenzia Ansa è il cuore dell’informazione in Italia e in quanto tale va salvaguardata dai pesantissimi tagli previsti dall’azienda che ha individuato 65 giornalisti in esubero (oltre a 35 poligrafici) e ha previsto il ricorso alla cassa integrazione e ai contratti di solidarietà”.
Secondo le sei Assostampa “il piano, se attuato, causerebbe di fatto lo smantellamento di un presidio informativo che è ora radicato in tutte le regioni italiane e presente nelle più importanti capitali estere e condannerebbe la principale agenzia italiana a un’immeritata retrocessione nel panorama informativo nazionale e internazionale. Servono soluzioni alternative che, anziché ridurre e mortificare, salvaguardino e potenzino il capitale umano dell’Ansa. Soluzioni che devono necessariamente essere inquadrate in un piano del governo di rilancio del settore delle agenzie di stampa che ha bisogno di prospettive strategiche di lungo periodo”.

MARCHE
Sindacato Giornalisti Marchigiani: “È l’ennesimo piano distruttivo”
ANCONA – Il Sindacato giornalisti marchigiani solidarizza con i colleghi dell’Ansa, il cui sciopero contro l’ennesimo distruttivo piano dell’Editore ha scosso il giornalismo italiano riaffermando l’esistenza di una scala di priorità anche in una professione sempre più nel mirino dei tempi, dei manager con le forbici facili, delle strettoie economiche e delle insidie normative.
Agitare la scure contro il principale garante del flusso informativo comune a tutta la stampa italiana rappresenta un rischio da respingere con forza: di fronte a tagli così radicali anche la più collaudata e professionale delle strutture alla lunga rischierebbe di cedere in qualità e ampiezza del servizio.
È un pericolo da non correre, specialmente in provincia, dove l’Ansa è spesso l’unica fonte di trasmissione e autenticazione delle notizie anche nell’era dei social network. Per questo istituzioni e territorio, che hanno reagito prontamente al piano insensato dell’Editore esprimendo la propria solidarietà alla redazione in sciopero, ora debbono fare un salto di qualità e ragionare su quali risorse possano essere investite a garanzia di questo bene comune dell’informazione regionale e, di riflesso, della democrazia marchigiana.
Non di sola solidarietà possono vivere i giornali. E neppure le agenzie. L’Ansa merita investimenti e attenzioni. Anche dai territori. Il Sigim dialogherà con chiunque voglia accettare questa sfida.

PIEMONTE
Associazione Stampa Subalpina: “Ansa, risorsa e pilastro insostituibile”

TORINO – Nell’esprimere piena solidarietà al Cdr e alla redazione, impegnati in una durissima vertenza, l’Associazione Stampa Subalpina “auspica che l’azienda voglia recedere da un piano il cui unico obiettivo è quello di ridurre i costi senza un chiaro piano di rilancio per l’agenzia. L’Ansa – ricorda la Subalpina –  rappresenta una risorsa e un pilastro insostituibile per il sistema dell’informazione italiano e il sindacato dei giornalisti piemontesi sarà in prima fila nel difenderlo”.

PUGLIA
Associazione Stampa di Puglia: “Si componete la qualità dell’informazione”
BARI – L’associazione della Stampa di Puglia si schiera al fianco dei colleghi della redazione regionale dell’Ansa per l’annuncio da parte dell’azienda di un piano di contenimento dei costi che prevede la gestione dal primo luglio di 65 esuberi in tutta Italia tramite cigs o contratto di solidarietà, allo scopo di arginare il rosso di bilancio stimato per il 2015 in 5 milioni di euro.
“La grave crisi che stanno affrontando le agenzie di stampa a causa dei tagli imposti dal governo ai finanziamenti delle convenzioni in essere, non può in alcun modo – sottolinea l’Assostampa di Puglia – compromettere la qualità dell’informazione nè la complessa articolazione territoriale di un Agenzia che é, in ciascuna regione del Paese, baluardo della democrazia”.
“Razionalizzare i costi e l’offerta dell’Agenzia, non può e non deve significare – conclude l’Assostampa pugliese – impoverirla sotto il profilo occupazionale”. Il sindacato dei giornalisti pugliesi sarà, pertanto, “al fianco del Cdr e della Fnsi per qualunque iniziativa di mobilitazione intendano assumere a tutela dei colleghi”.

SARDEGNA
Associazione della Stampa Sarda: “È una ferita per tutta la categoria”
CAGLIARI – La lotta dei giornalisti dell’Ansa è la lotta di tutti i giornalisti. L’Associazione della Stampa Sarda è accanto alla redazione della più grande agenzia di stampa, che si oppone con lo sciopero fino al 1° luglio a un piano industriale scritto con l’ascia. Non sarà tagliando sul pluralismo e sulla completezza dell’informazione che si renderà questo Paese più snello e competitivo, ma solo più docile e inconsapevole. I 65 esuberi individuati dall’azienda sono una ferita per tutta la categoria, e rappresentano l’incapacità di confrontarsi con i problemi dell’informazione se non con tagli avvilenti al patrimonio di competenze e professionalità che alimenta grande parte dell’informazione italiana.

TOSCANA
Associazione Stampa Toscana: “Una scelta illogica e antiproduttiva”
FIRENZE – L’Associazione Stampa Toscana e la Consulta dei Cdr si schierano “al fianco dei colleghi e delle colleghe dell’Ansa in sciopero contro la decisione degli editori di tagliare l’organico di 65 unità di giornalisti e 35 poligrafici. Una scelta – afferma l’Ast – illogica, in un momento in cui solo la qualità dell’informazione può far risalire la china ad un settore, l’editoria, che sta subendo più di altri la crisi generale dell’economia”.
“Tagliare il «capitale umano», la vera fonte di valore e unica linea strategica efficace nel mondo dell’informazione, – sottolinea l’Assostampa toscana – è illogico e antiproduttivo. L’Ansa rappresenta una realtà fondamentale per il diritto all’informazione, facciamo appello a istituzioni e forze politiche perché gli editori blocchino questa sciagurata scelta”.

TRENTINO ALTO ADIGE
Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige: “Cadrebbe un pilastro della democrazia”
BOLZANO – Il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige esprime la propria solidarietà ai colleghi dell’Ansa in sciopero contro il piano dell’azienda che prevede 65 esuberi ed un buco di bilancio di 5 milioni di euro.
“La presenza capillare dell’Ansa sul territorio – sottolinea il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige – costituisce la base ed il presupposto per garantire una completa e libera informazione, a favore di tutti i media scritti, radioteletrasmessi e veicolati via web. La paventata riduzione di 65 giornalisti costituirebbe e si tradurrebbe in un impoverimento dell’informazione giornalistica, facendo venire meno uno dei pilastri di democrazia del nostro Paese”.

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