Una vita alla Gazzetta del Mezzogiorno, ha seguito la musica per oltre 60 anni

Addio a Nicola Sbisà, mostro sacro della critica

Salvatore Accardo premia Nicola Sbisà (a destra)

BARI – È scomparso a 85 anni di età il giornalista Nicola Sbisà, un autentico mostro sacro della critica musicale. Nato a Bari il 18 settembre 1934, Sbisà aveva studiato al collegio La Querce di Firenze prima di laurearsi in Giurisprudenza all’Università di Bari.
Appena diciannovenne, in un’epoca in cui la maggiore età arrivava a 21 anni, aveva preso a frequentare la redazione della Gazzetta del Mezzogiorno, nella allora piazza Roma, giornale dove ha poi trascorso la sua intera vita professionale. Professionista dal 1958, aveva lavorato nella Cronaca di Bari e poi nella Redazione Province, di cui era diventato il responsabile, prima di passare a dirigere le pagine degli Spettacoli come vice redattore capo.
Da sempre appassionato e profondo conoscitore di musica, ha seguito per più di sessant’anni la vita concertistica regionale, documentandola con le proprie cronache e servizi critici.
Ha seguito da inviato, quando anche i giornali regionali avevano una dignità culturale ed investivano risorse nel giornalismo e nella cultura, numerose manifestazioni in Italia e all’estero: tra le principali, la Biennale Musica di Venezia, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e quello americano di Charleston.
Innamorato della musica classica in tutte le sue varianti (fu tra i primi a considerare anche il jazz parte della musica “alta”), non disdegnava di occuparsi anche di musica leggera, tanto da seguire come inviato per la Gazzetta numerose edizione del Festival di Sanremo.
Anni felici, nei quali i giornali regionali regionali ed interregionali avevano i propri critici teatrali e musicali, i propri vaticanisti, i propri cronisti parlamentari, non si affidavano ad agenzie e comunicati stampa. E se dovevano parlare di spettacoli, mandavano i propri giornalisti a seguirli, valorizzandone le “firme”. Ed anche per questi motivi avevano tirature più alte, avevano una riconoscibile identità ed erano considerati dai lettori affidabili e credibili, a differenza di quanto avviene oggi, non solo per la concorrenza del web ma proprio per la mancanza di approfondimento e di tempi di riflessione.
Sbisà è stato anche collaboratore e corrispondente dalla Puglia della rivista specializzata “L’Opera”. Anche dopo la pensione aveva continuato a pubblicare articoli di critica musicale.
Nella sua lunga carriera di critico musicale, è stato amico personale di compositori quali Luciano Berio, Raffaele Gervasio, Giancarlo Menotti e Nino Rota e di interpreti quali Nikita Magaloff, Ruggero Ricci, Carla Fracci e Katia Ricciarelli.
Oltre che di musica, Sbisà – uomo colto e versatile, e di ampi orizzonti – era un appassionato di gastronomia e storia della gastronomia, e per decenni aveva tenuto una rubrica in materia sulle pagine della Gazzetta. Insieme con la musica, aveva coltivato l’interesse professionale per la gastronomia, tenendo anche una rubrica di cucina ed una sui cocktail sulle pagine della Gazzetta; socio d’onore dell’Aibes (Associazione italiana barmen e sostenitori), faceva parte dell’Accademia Italiana della Cucina, istituzione culturale della Repubblica Italiana, fondata dal giornalista e scrittore Orio Vergani nel 1953, della quale era stato delegato regionale, delegato della Consulta di Bari e delegato onorario.
Vincitore della targa Rivella al premio Saint Vincent del 1977, del premio Campus al Festival di Spoleto e del Premio alla Cultura della Camerata Musicale Barese, è stato autore di diversi volumi tra i quali in campo musicale “Menotti, il Duca di Spoleto” (Schena), “Su il sipario al Petruzzelli. Gli ultimi 5 anni del teatro (1986-1991)” (bilingue, in Italiano ed Inglese, Schena); in campo gastronomico “Puglia in tavola. Le ricette della tradizione” (tradotto anche in Inglese, Francesco e Tedesco) e “La Grecia in tavola” (Adda), “Ricettario di campagna” (Tirso) e “Le tradizioni gastronomiche in Puglia” (Laterza).
Lascia la moglie Nelly ed i figli Ugo e Monica, giornalisti professionisti, il primo vice capo servizio Cultura e Spettacoli della Gazzetta del Mezzogiorno, membro del Comitato di Redazione con alle spalle una lunga militanza sindacale; la seconda responsabile dell’ufficio stampa della Fondazione Petruzzelli, consigliere dell’Assostampa di Puglia.
I funerali saranno celebrati domani, martedì 24 settembre, alle ore 16.30, nella Cattedrale di Bari. (giornalistitalia.it)

 

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