Il giornalismo perde due valorosi colleghi. Hanno lavorato alla Tgr Veneto e all’Europeo

Addio a Maria Luisa Vincenzoni e Toni Pinna

Antonangelo Pinna e Maria Luisa Vincenzoni

ROMA – Altri due lutti per il giornalismo italiano. A Padova è morta Maria Luisa Vincenzoni, 67 anni, volto della Tgr Rai Veneto; a Roma Toni Pinna, 85 anni, vice direttore dell’Europeo negli anni Settanta.
Maria Luisa Vincenzoni era malata da tempo. Dopo l’ultimo ricovero all’Iov di Padova ha scelto di tornare a casa per lasciare questa terra circondata dall’affetto dei suoi quattro figli, tra cui la collega Anna Milan, inviata del Tg1.
Nata a Padova il 14 maggio 1956, era giornalista professionista iscritta all’Ordine del Veneto dal 6 dicembre 1979.

Maria Luisa Vincenzoni

Aveva cominciato a lavorare nel 1975 come corrispondente da Padova del quotidiano “l’Unità”, poi, nel 1977, era approdata alla redazione di Milano per occuparsi di università, gruppi studenteschi, politiche giovanili. E nel 1980, nel capoluogo lombardo, si era laureata in Lingue e Letterature Moderne allo Iulm. Nel 1997 si era diplomata anche in teologia all’Istituto Sant’Antonio Dottore di Padova. Una parentesi al Mattino di Padova nel 1980, poi l’assunzione in Rai, nel 1983 a Venezia, dove è rimasta fino al pensionamento, nel 2008, dopo 25 anni di servizio. Nella Testata Giornalistica Regionale ha condotto il telegiornale e curato la rubrica sulla protezione civile. Ha lavorato anche nella redazione del Fatto di Enzo Biagi a Milano e al Tg3 a Roma. Uscita dalla Rai, nel 2009 ha condotto per Tv7 Triveneta la striscia quotidiana “Noi Veneto” e dal 2013 diretto Cortina Channel TV. Nel 2016 si era trasferita a Groningen, nei Paesi Bassi, dove ha scritto il “Diario del Nord” per “Striscia rossa”. Nel marzo scorso aveva ricevuto il Premio alla carriera dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.

Antonangelo Pinna

«Era molto legata a tutti i colleghi della Tgr Veneto», ha ricordato il primogenito Walter Milan Vincenzoni, capo ufficio stampa della Regione Veneto, evidenziando che la madre «svolgeva il suo lavoro con passione, quasi come una missione. Ci ha lasciati in serenità». I figli ne ricordano anche «per l’impegno nel sociale e il carattere tumultuoso, ma generoso».
Antonangelo “Toni” Pinna, nato l’8 marzo 1938, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1 ottobre 1963. Giampiero Mughini lo ricorda sul Foglio sottolineando che è stato uno di quei giornalisti che «salvavano la stampa dalla banalità».
Alle famiglie Milan–Vincenzoni e Pinna le condoglianze del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)

 

Un commento

  1. Ho avuto occasione di conoscere una giovane Maria Luisa Vincenzoni lavorando con lei nella redazione che l’Unità creò all’interno della Festa nazione di Modena del 1977, manifestazione passata alla storia per il discorso di Enrico Berlinguer sugli “untorelli” (il Movimento del ’77). Ne ho apprezzato il carattere “tumultuoso”, come lo definiscono i figli, ma anche la precisione e correttezza professionale. Condoglianze ai parenti tutti.

Commenti chiusi