Sit-in per la giornalista che deporrà il processo sulle infiltrazioni mafiose nel litorale

A Roma scorta mediatica per Federica Angeli

Federica Angeli con i vertici della Fnsi

Federica Angeli con i vertici della Fnsi a Roma

ROMA – “Scorta mediatica” per Federica Angeli, domani, lunedì 19 febbraio, a Roma, su iniziativa della Federazione Nazionale della Stampa italiana e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Dalle ore 11 alle 12 è in programma un sit-in davanti al tribunale di Roma per esprimere vicinanza e solidarietà alla giornalista del quotidiano “la Repubblica”, chiamata a testimoniare nell’ambito del processo sulle presunte infiltrazioni mafiose sul litorale romano.
Federica Angeli è costretta da anni a vivere sotto scorta per via delle minacce ricevute dopo aver pubblicato alcune inchieste di denuncia sugli affari della famiglia Spada a Ostia. Ancora una volta i rappresentanti dei giornalisti italiani si ritroveranno insieme per far sentire alla collega che non è sola. Come in tutti i casi di aggressioni o minacce ad un cronista, anche in questo caso Fnsi e Cnog saranno dalla “parte civile” dei giornalisti e del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati.
“Nessun bavaglio all’informazione. Nessun bavaglio all’art.21 della Costituzione. Nessun bavaglio al diritto dei cittadini di essere pienamente informati”, affermano i Cdr ed i fiduciari di redazione della Rai in un documento approvato all’unanimità dall’Assemblea dei giornalisti. L’Assemblea ha espresso “la propria solidarietà alla inviata del Tg1 Maria Grazia Mazzola, aggredita mentre stava svolgendo una inchiesta sulla criminalità organizzata” e chiesto all’esecutivo Usigrai “di verificare la possibilità di affiancare la collega per una piena tutela in tutte le sedi, a partire dalla costituzione come parte civile, che auspichiamo anche da Fnsi e Ordine dei Giornalisti, così come con coraggio hanno fatto con altri colleghi”.
“Totale vicinanza – hanno, inoltre, espresso i giornalisti Rai – anche al giornalista del Giornale Radio Rai, Simone Zazzera, aggredito mentre faceva il proprio lavoro sulla voragine di Roma. Allo stesso modo, siamo al fianco di tutte le colleghe e i colleghi che in questi mesi hanno subito – anche attraverso i social – insulti e minacce, frutto del clima di odio che si respira”.
“Nei confronti di chi alimenta l’odio e di chi lo pratica, la risposta è tolleranza zero”, sottolinea l’Assemblea dei giornalisti Rai aderendo al sit in di domani davanti al tribunale di Roma “per esprimere vicinanza e solidarietà alla giornalista Federica Angeli, chiamata a testimoniare nell’ambito del processo sulle presunte infiltrazioni mafiose sul litorale romano. Così come abbiamo fatto per il giornalista Paolo Borrometi e per i colleghi Daniele Piervincenzi e Edoardo Anselmi”. (giornalistitalia.it)

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