La Corte d’Assise di Palermo rigetta la richiesta di nuove prove avanzata dalla difesa

Omicidio Rostagno, il 15 dicembre la sentenza

Mauro Rostagno

Mauro Rostagno

TRAPANI – È stata rigettata dalla Corte d’Assise del Tribunale di Palermo la richiesta di nuove prove avanzata dalla difesa degli imputati per l’omicidio del giornalista Mauro Rostagno, avvenuto a Lenzi, a  Valderice, nel Trapanese, il 26 settembre 1988.
Imputati Vincenzo Virga, all’epoca capomandamento della famiglia di Trapani, e Vito Mazzara, condannato all’ergastolo per diversi omicidi. I due sono stati condannati, il primo come mandante ed il secondo come killer esecutore ed entrambi assistono al procedimento in videoconferenza (il primo da Parma, il secondo da Milano).
Il processo d’Appello è iniziato a febbraio 2016 e sin dall’inizio le difese degli imputati hanno chiesto ulteriori approfondimenti sulla perizia sul Dna estratto da parti del fucile calibro 12 utilizzato per uccidere Rostagno, ricondotto alle impronte di Vito Mazzara.
In aula sono stati ascoltati gli autori della relazione, gli esperti biologi Elena Carra, dell’Università di Palermo, Paola Di Simone, della polizia scientifica di Palermo, lo statistico forense Silvano Presciuttini e il consulente della difesa, l’ex capo del Ris di Parma generale Luciano Garofalo.
Nell’udienza odierna il procuratore generale Roberto De Giglio ha ribadito di ritenere assolutamente esauriente l’approfondimento istruttorio condotto sull’analisi del Dna e la Corte, presieduta dal giudice Matteo Frasca, ha stabilito “che non è assolutamente necessario l’espletamento dell’attività istruttoria richiesta dai difensori degli imputati”, pertanto “rigetta le relative richieste e dispone l’inizio della discussione”. L’inizio della requisitoria del procuratore generale è previsto per il 13 ottobre, mentre la sentenza dovrebbe giungere il 15 dicembre. (agi)

 

 

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