Mentre è aggiornato al 25 giugno il processo farsa contro il Sindacato dei giornalisti

Vergogna Egitto: condannati a morte 3 giornalisti

Ibrahim Helal ed Alaa Sablan di Al Jazeera e Asmaa Alkhatib

Ibrahim Helal ed Alaa Sablan di Al Jazeera e Asmaa Alkhatib di Rassd News

IL CAIRO (Egitto) – Tre giornalisti sono stati condannati a morte dal Tribunale Penale del Cairo e confermate dal Gran Mufti, Mohamed Shawki Alam, con l’accusa di spionaggio a favore del Qatar. Il processo ha visto alla sbarra 10 persone (delle quali sei condannate a morte) e l’ex presidente Mohammed Morsi, leader dei Fratelli Musulmani.
I giornalisti condannati a morte sono Ibrahim Helal e Alaa Sablan del canale satellitare Al Jazeera e di Asmaa Alkhatib del network Rassd News. I primi due sono stati condannati in contumacia, mentre la donna rischia seriamente di essere ammazzata essendo l’unica dei tre in mano alle forze governative golpiste. Pena capitale inflitta anche al regista di documentari Ahmed Afifi, all’impiegato di Egyptair Mohamed Adel ed al docente universitario Ahmed Ismail.
Morsi è stato condannato a 40 anni di carcere, ma sulla sua testa pendevano già la condanna a morte per evasione di massa da un carcere, l’ergastolo (che in Egitto è pari a 25 anni) per complotto con Hamas e 20 anni di reclusione per aver ordinato l’uccisione dei manifestanti nel 2012.
Secondo l’accusa gli uomini di Morsi avrebbero passato al Qatar documenti segreti relativi alle forze armate e di polizia avvalendosi della complicità dei due giornalisti di al Jazeera, Alaa Sablan e l’ex direttore del canale arabo Ibrahim Helal il quale, appresa la sentenza ha gridato al complotto frutto di “indagini segrete della polizia, mai messe agli atti, e confessioni estorte sotto tortura”.
Aggiornato, invece, al 25 giugno il processo contro i tre esponenti del sindacato dei giornalisti egiziani accusati di aver nascosto nella sede dell’organizzazione due colleghi ricercati dalla polizia e di aver pubblicato notizie false su un assalto della sicurezza per arrestare i due ricercati. Ieri, su appello degli avvocati del Sindacato giornalisti, la Corte del tribunale di Kasr el Nil, ha accolto la richiesta di chiamare Badr e el-Sakka a testimoniare. Alla sbarra il segretario del sindacato dei giornalisti egiziani, Gamal Abdel Rehim, il presidente Yehya Qalash ed il presidente del comitato per le libertà dei giornalisti Khaled E Balshi. Le accuse nei loro confronti risalgono al primo maggio quando forze di sicurezza con inaudita violenza entrarono, per la prima volta nella storia, nella sede del sindacato dei giornalisti arrestando due colleghi ricercati, Amr Badr e Mahmoud El Sakka. (giornalistitalia.it)

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