Per l’articolo della giornalista Natasha Stoynoff che accusa il marito di molestie

Trump: Melania vuole querelare People

Natasha Stoynoff

Natasha Stoynoff

Donald Trump

Donald Trump

NEW YORK (Usa) – Melania Trump minaccia di querelare People Magazine circa l’articolo pubblicato dalla sua giornalista Natasha Stoynoff che afferma di essere stata molestata da Donald Trump nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida nel 2005. Melania ha pubblicato sul suo profilo Twitter la lettera inviata dai suoi legali al magazine in cui chiede le scuse e il ritiro entro 24 ore di alcune affermazioni della giornalista che la riguardano giudicate “false”,
altrimenti – si spiega – azioni legali verranno prese in considerazione.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è tornato a sottolineare come a suo avviso non ci siano scuse per i repubblicani che adesso si dissociano dal candidato nella corsa per la Casa Bianca Donald Trump dopo “essere rimasti silenti” così a lungo. Durante un evento elettorale a Columbus in Ohio, Stato cruciale per la vittoria della presidenza americana, Obama ha affermato che a suo avviso la gran parte dei repubblicani non sono come Trump, ciononostante non hanno respinto il tipo di retorica che il candidato ha abbracciato.
Rischia di aggravarsi la posizione di Donald Trump, dopo aver liquidato come “chiacchiere da spogliatoio” quelle del video del 2005 in cui si vantava di poter fare quello che voleva con le donne prendendole anche per i genitali: spuntano quattro donne, due delle quali intervistate dal New York Times, che invece lo accusano di aver messo loro le mani addosso. Lui nega: nessuno degli episodi ha avuto luogo, ha riferito al quotidiano, minacciando azioni legali. “Le storie fasulle sul fallimentare Nyt sono una totale montatura”, scrive il tycoon su Twitter.
Poi torna ad attaccare Clinton e di fronte ai fan che a Palm Beach, in Florida, inneggiano all’incarcerazione dell’ex first lady, lui risponde: “Onestamente Hillarydovrebbe davvero essere rinchiusa in galera”
Altro che chiacchiere da spogliatoio, “il modo di Donald Trump di trattare le donne non è normale, è intollerabile”. È durissima Michelle Obama intervenendo ad un evento elettorale a favore di Hillary Clinton a Manchester, in New Hampshire.
“Gli uomini della mia vita non parlano e non hanno mai parlato così”, aggiunge la first lady americana, per la quale “gli uomini forti, quelli che sono un modello, non hanno bisogno di degradare le donne per mostrare il loro potere”.
Nonostante tutto, Trump sorpassa Hillary Clinton e si trova adesso in vantaggio di due punti. Almeno secondo l’ultima rilevazione di Rasmussen Reports. Secondo la società specializzata in sondaggi il candidato repubblicano raccoglie ora il 43% delle preferenze degli elettori americani, contro il 41% della ex first lady. E’ la prima volta dopo il video scandalo sulle frasi sessiste di Trump e il secondo duello tv tra i due candidati alla Casa Bianca che un sondaggio indica avanti il tycoon.

LE ACCUSE

La prima donna, Jessica Leed, di New York, ora 74enne, ha sostenuto al Nyt che oltre 30 anni fa, mentre viaggiava per affari su un aereo in prima classe, si ritrovò accanto Trump che, senza conoscerla, dopo 45 minuti dal decollo alzò il bracciolo e cominciò a toccarle il seno e tentò di mettere la sua mano sopra la sua gonna.
“Era come un polipo, le sue mani erano dappertutto”, ha raccontato, aggiungendo di essersene andata in coda all’aereo per evitare l”’aggressione”. Una storia raccontata prima ad almeno altre quattro persone.
La seconda donna, Rachel Crooks, dell’Ohio, era una receptionist di 22 anni di Bayrock Group, una società immobiliare nella Trump Tower a Manhattan, dove incontrò il tycoon fuori di un ascensore una mattina del 2005.
Sapendo che la sua società lavorava con Trump, si presentò. Si strinsero le mani ma il magnate, secondo la sua versione, non la lasciò andare, cominciando a baciarla prima sulle guance e poi “direttamente sulla bocca”, dichiara al quotidiano.
Lei visse quell’episodio come una violazione: ‘“Fu così inappropriato, ero così sconvolta che ha pensato che ero così insignificante da poterlo fare”, ha detto, riferendo di aver telefonato subito alla sorella per raccontarle l’accaduto.
“Solo parole”, aveva garantito Trump a proposito del video del 2005, negando nel secondo dibattito presidenziale che si fossero mai tradotte in azione. Ora due donne lo smentiscono.
“Questo articolo è interamente falso, e il fatto che il New York Times lanci queste accuse completamente false…a proposito della personalità di Trump su una materia del genere è pericoloso”, ha detto in un comunicato Jason Miller, un dirigente della campagna del candidato repubblicano, dopo la pubblicazione delle interviste.
Ma spunta anche una terza donna che dichiara di essere stata molestata. Stavolta è in Florida dove oggi il tycoon fa un comizio al South Florida Fair Expo Center. Mindy McGillivray, che all’epoca aveva 23 anni, ha detto che finora aveva confessato a parenti stretti e amici di essere stata toccata impropriamente a Mar-a-Lago, il resort di Trump vicino a Palm Beach.
La donna ha detto al Palm Beach Post di aver deciso di uscire allo scoperto dopo aver ascoltato le smentite di Trump nel dibattito tv di domenica scorsa. Dalla sua il suo accompagnatore, il fotografo Ken Davidoff, che ricorda bene come lei lo ha preso da parte dopo il presunto incidente per dirgli che “Donald mi ha palpato il c…o”.
“Le storie fasulle sul fallimentare New York Times sono una totale montatura”: così Donald Trump su Twitter si difende dalle accuse di aver molestato alcune donne.
Donald Trump attacca il Congresso, l’Fbi e il Dipartimento di giustizia per non aver punito Hillary Clinton per l’uso improprio del suo account email privato quando era segretario di stato.
“Sono deluso dal Congresso, da entrambe le parti” ha detto Trump, denunciando anche come Fbi e Dipartimento di giustizia abbiano messo la parola fine alla vicenda.
Infine una quarta donna accusa Donald Trump di avance non richieste: si chiama Natasha Stoynoff ed è una giornalista di People che proprio sul settimanale ha raccontato la sua esperienza risalente al 2005.
Stynoff da qualche tempo seguiva per la popolare pubblicazione tutto ciò che riguardava l’“universo Trump” e in particolare le vicende private del tycoon. Per questo nel dicembre 2005 si trovava a Mar-a-lago, il lussuoso resort di Trump in Florida, dove era stata fissata un’intervista con Donald e la moglie Melania per un servizio in occasione del primo anniversario delle loro nozze. Ma in un momento in cui si trovavano soli, stando al racconto della giornalista, Trump la spinse contro il muro e la baciò senza il suo consenso.
Stynoff ha affermato che tentò di liberarsi ma non ci riuscì, fino a quando non entrò nella stanza il maggiordomo per avvertire che Melania li avrebbe raggiunti a breve. Donald Trump ha negato l’episodio, “Non è mai accaduto”, ha detto. (Ansa)

I commenti sono chiusi.