Parigi: 12 morti nell’assalto con kalashnikov alla redazione del settimanale satirico

Terroristi al Charlie Hebdo: massacrati i giornalisti

Charlie HebdoPARIGI (Francia) – Strage terroristica a Parigi. Due  uomini vestiti di nero, incappucciati ed armati di kalashnikov, hanno fatto irruzione nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, aprendo il fuoco sui giornalisti al grido: “Siamo di al Qaida”. Agghiacciante il bilancio: 12 morti, tra cui due poliziotti intervenuti nel tentativo di fermare il massacro, e 5 feriti gravi. Tra le vittime il direttore Stephan Charbonnier (Charb), 47 anni, ed i vignettisti Jean Cabut (Cabu), 76 anni, Bernard Verlhac (Tignous), 57 anni, e Georges Wolinski, 80 anni.
L‘attacco è avvenuto in boulevard Richard-Lenoir, nel pieno centro di Parigi, dove ha sede Charlie Hebdo, giornale più volte finito nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del Profeta Maometto. Proprio oggi Charlie Hebdo ha pubblicato in copertina una caricatura dello scrittore Michel Houellebecq, al centro di polemiche per il romanzo in uscita oggi “Sottomissione”, che racconta l’arrivo al potere in Francia di un presidente islamico. E un’ora prima dell’attacco, sul profilo twitter del settimanale è stata pubblicata la caricatura del leader dell’Isis, Abu Bakr al Baghdadi, con gli auguri per il nuovo anno.
Charlie HebdoIl governo francese ha immediatamente farro scattare l’allerta attentati terroristici in tutta l’Ile-de-France, la regione di Parigi, ordinando alle forze di polizia il presidio armato di redazioni dei giornali, edifici pubblici e scuole. Il presidente della Repubblica, Francois Hollande, recatosi immediatamente sul luogo del massacro, ha fugato ogni dubbio: “E’ stato un attentato terroristico. La Francia è sotto shock”, rivelando che “nelle ultime settimane ne sono stati sventati altri”.
Le prime testimonianze confermano che i due terroristi, prima di darsi alla fuga, con l’autovettura sottratta ad un automobilista di passaggio, hanno gridato “Allah u Akbar”, ovvero “Dio è grande” e “Vendicheremo il Profeta”.

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