Medico legale e Soccorso alpino: il giornalista è morto strangolato dalla fune

Roberto Landucci: confermato il soffocamento

Roberto Landucci

Roberto Landucci

AOSTA – È scivolato sul ghiaccio dopo aver perso un rampone ed è stato strangolato dalla corda che teneva a tracolla e con cui era legato al compagno di scalata. Così, secondo la ricostruzione del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, è morto ieri sul Monte Rosa il giornalista dell’agenzia Reuters Roberto Landucci, di 50 anni, esperto alpinista, originario di Milano e residente a Roma.
Il medico legale ha appurato che il decesso è avvenuto per soffocamento. A quota 3.900 metri sulla Cresta de soldato, Landucci era impegnato su un piccolo canale di ghiaccio, legato al compagno di scalata che lo precedeva.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due giri di corda che teneva a tracolla non erano bloccati. Così, quando ha perso un rampone, è scivolato e la fune è andata in trazione, stringendosi e strangolandolo. L’altro scalatore, che non era in una posizione tale da poter assistere alla scena, ha sentito solo un forte strattone e ha trattenuto il compagno.
Il nullaosta del pm Pasquale Longarini per il trasferimento della salma dal cimitero di Aosta è atteso domani. I due erano diretti alla Punta Giordani (4.046 metri): forse in lieve ritardo e un po’ stanchi, per abbreviare il percorso avevano deciso di passare sul canale di ghiaccio. Alle operazioni di recupero del corpo in elicottero, oltre al Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, ha partecipato anche il Soccorso alpino valdostano.
L’Associazione stampa parlamentare esprime tutto il suo dolore per l’improvvisa scomparsa – a seguito di un incidente sul Monte Rosa – del collega Roberto Landucci, giornalista appassionato e meticoloso, persona squisita, sempre affabile e sorridente con tutti. Un pensiero affettuoso va alla moglie Anna e a tutti i famigliari. (Ansa)

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