L’esponente di FI ha presentato un esposto all’Agcom per mancata par condicio

Referendum, Brunetta attacca Giletti: “È scorretto”

Renato Brunetta

Renato Brunetta

Massimo Giletti

Massimo Giletti

ROMA  – Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, annuncia di aver presentato un esposto all’AgCom “per l’accertamento di eventuali responsabilità circa il mancato rispetto dei principi in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione in periodo elettorale, con particolare riferimento al referendum costituzionale del 4 dicembre”.
“Da diversi mesi – scrive – si registra una costante sovraesposizione televisiva e radiofonica del presidente del Consiglio e di altri membri del governo, sia nei telegiornali che nei programmi di approfondimento del servizio pubblico radiotelevisivo. L’utilizzo degli spazi televisivi da parte del presidente del Consiglio e del governo è completamente distorto e finalizzato esclusivamente a sostenere la campagna referendaria per la riforma costituzionale a favore del sì”. Brunetta afferma che “con la pubblicazione, lo scorso 28 settembre in G.U. del D.P.R 27 settembre 2016, con il quale è stato indetto il referendum popolare confermativo per il prossimo 4 dicembre, è ufficialmente iniziato il periodo di par condicio riferita alla campagna referendaria per la riforma costituzionale”.
L’esponente FI, fra l’altro, punta il dito su “L’Arena” di Massimo Giletti per “sottolineare che le modalità di conduzione del citato programma di RaiUno non hanno rispettato i principi della deontologia propria della professione di giornalista, né i principi di completezza, imparzialità, pluralismo dell’informazione, dando voce esclusivamente alle ragioni favorevoli alla riforma costituzionale”.
“Nelle more della decisione del Tar, che sarà assunta tra alcuni giorni, si ritiene quanto meno inopportuno che, nello spot in onda in questi giorni sulla Rai – torna a dire Brunetta – si faccia esplicito riferimento al quesito sottoposto a valutazione del Tribunale amministrativo del Lazio; lo spot in onda sulla Rai risulta, per di piu’, ingannevole e sbilanciato a favore del sì al referendum”. (Agi)

 

 

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