Scontro sul lavoro da remoto e l’aumento del salario: 5,5% contro il 3% offerto

New York Times, primo sciopero in 40 anni

La protesta dei lavoratori in sciopero davanti alla sede del New York Times

NEW YORK (Usa) – Quarantun anni l’ultimo sciopero, i giornalisti del New York Times sono tornati a incrociare le braccia bloccando il prestigioso quotidiano, che vanta oltre 9 milioni di abbonati, a causa del mancato accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto nel marzo 2021. L’ultimo sciopero risale, infatti, al 1981, quando il blocco fu di sei ore e mezza. Altra protesta nel 2017, ma di soli venti minuti contro i tagli alla redazione. Per risalire all’ultima protesta in grado di paralizzare il giornale bisogna fare un salto indietro nel 1978, quando lo sciopero durò 88 giorni.
Ieri, invece, i circa 1.100 giornalisti hanno scioperato per 24 ore assieme a tutti gli altri dipendenti del giornale per il mancato accoglimento delle richieste relative al lavoro da remoto e ad un aumento medio del salario del 5,5% nel 2023 e nel 2024 contro il 3% offerto dall’azienda. Aumento, sottolinea lo storico sindacato della stampa NewsGuild di New York, dettato dall’inflazione e dal conseguente aumento del costo della vita.
Centinaia di lavoratori hanno manifestato davanti alla sede della New York Times Company, a Manhattan – ha spiegato NewsGuild – «per ottenere migliori condizioni per tutti, considerati anche i successi finanziari della New York Times Company che prevede di chiudere il 2022 con profitti operativi tra i 320 e i 330 milioni di dollari.

La protesta dei lavoratori del New York Times

Dal canto suo, il portavoce del New York Times, Danielle Rhoades, ha giudicato «deludente l’azione estrema assunta dai lavoratori a trattative ancora in corso».
In una lettera all’editore A.G. Sulzberger e all’amministratore delegato Meredith Kopit Levien, il sindacato, nel rilanciare le richieste, aveva espresso la frustrazione dei lavoratori dopo 20 mesi di trattative scandite dalle «preoccupazioni dell’azienda che ha descritto il futuro difficile che ci aspetta», nonostante gli indici positivi registrati a Wall Street. (giornalistitalia.it)

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