Trotta dopo il caso D’Amico: “Nessun episodio di intolleranza sarà sottovalutato”

Messina, il Prefetto al fianco dei giornalisti

Lucio D’Amico

Lucio D’Amico

Odg Sicilia

MESSINA – “Nessun episodio di intolleranza nei confronti dei giornalisti sarà sottovalutato”. Lo ha detto il prefetto di Messina, Stefano Trotta, che ha presieduto una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, dopo gli insulti e le scritte minacciose sui muri, che avevano avuto come destinatario il vice capo redattore della Gazzetta del Sud e direttore di Rtp, Lucio D’Amico. Su invito del prefetto, alla riunione del comitato ha partecipato in rappresentanza dell’Ordine di Sicilia la giornalista Gisella Cicciò.
L’iniziativa di Trotta è stata adottata dopo la denuncia dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia in merito alle manifestazioni di intolleranza nei confronti di D’Amico, “autore di un fondo in cui criticava gli eccessi di forme di contestazione che non rispettano i beni comuni e agevolano oggettivamente il degrado della città”.
Il Consiglio dell’Ordine, “ritenendo inammissibili forme di intolleranza anacronistiche, aveva chiesto al prefetto e al sindaco di ripristinare le condizioni per un confronto sereno e civile sui temi informativi di interesse collettivo nella Città dello Stretto‎”.
Nel corso della riunione del Cosp, Gisella Cicciò, consigliere regionale dell’Odg, ha rappresentato le esigenze e le preoccupazioni dei colleghi messinesi. Alla riunione erano presenti il questore Giuseppe Cucchiara ed i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, assieme ai quali il prefetto ha assicurato ai giornalisti che gli episodi di intolleranza nei loro confronti non saranno sottovalutati.
Nei mesi scorsi l’Ordine di Sicilia si era già rivolto al prefetto, al questore e al sindaco di Messina, Renato Accorinti, anche per ripristinare condizioni di sicurezza a Palazzo Zanca, sede del Comune, al cui interno si erano verificate proteste e violenze che avevano riguardato anche i cronisti, presenti nell’edificio per svolgere il loro lavoro.
‎Nella sua prossima riunione l’Ordine prenderà in considerazione anche quanto avvenuto ad Agrigento, il 7 settembre scorso, in occasione dello sgombero di una villetta abusiva nella Valle dei Templi: oggetto degli accertamenti il comportamento di un avvocato, che, davanti a gente esasperata e in un clima di forte tensione, avrebbe fatto riferimenti pesanti ad alcuni giornalisti presenti sul posto per fare il loro lavoro.

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