Un gruppo ha impedito ai cronisti di fare riprese davanti alla casa del presidente

Maldive: giornalisti minacciati, interviene l’Ifj

Un fotogramma degli attimi concitati davanti alla casa del presidente delle Maldive

Un fotogramma degli attimi concitati davanti alla casa del presidente delle Maldive

BRUXELLES (Belgio) – La Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) si unisce all’Associazione Giornalisti delle Maldive, sua affiliata, nel condannare le minacce fatte a numerosi giornalisti giovedì 15 ottobre nella capitale Malé. L’Ifj chiede che venga immediatamente avviata un’indagine sulle minacce per individuarne i responsabili e assicurarli alla giustizia.
In base alle testimonianze, un gruppo di giovani uomini ha minacciato diversi giornalisti che erano accampati fuori dalla residenza del presidente Abdulla Yameen in attesa di filmare l’uscita del Giudice capo della Corte penale internazionale Abdulla Mohamed. Due dei giornalisti hanno riferito al collega Wisam Mohamed del canale Raajje TV, allineato con l’opposiione, che i giovani uomini li avrebbero uccisi se avessero filmato l’uscita del giudice Mohamed dalla casa del presidente: queste le loro minacce. Wisam ha, inoltre, raccontato che i soldati gli avevano chiesto di cancellare le foto che aveva scattato e che lui si era rifiutato di farlo.
I giovani uomini hanno, quindi, circondato quattro dei giornalisti mentre il membro del Parlamento Ahmed Assad del Movimento Progressista delle Maldive bloccava fisicamente la loro visuale della porta di casa del presidente del Paese, mentre il giudice lasciava l’edificio ed entrava in un’auto che lo stava aspettando.
Wisam ha riferito: “Due di loro si misero in piedi davanti a me e mi dissero che mi avrebbero ucciso se avessi filmato l’uscita del giudice dalla casa del presidente. Mi circondarono finché il giudice non se ne andò”.
Adam Nazeer del Sun online, anch’egli presente, ha scritto: “Il gruppo ha minacciato e messo in guardia i giornalisti. Dissero che ci avrebbero distrutto le telecamere se avessimo filmato”.
Secondo il Maldives Independent, la visita del giudice capo giunge in un periodo di grande preoccupazione, con un’indagine in corso per un presunto attentato al motoscafo del presidente il 28 settembre:  Yameen uscì illeso dall’esplosione sulla barca, ma la moglie venne ricoverata in ospedale.
Nel condannare “le minacce fatte al gruppo di giornalisti e i tentativi di ostacolarne il lavoro”, l’Ifj ricorda al governo delle Maldive che “i giornalisti hanno il diritto costituzionale di libertà di espressione e opinione e il diritto di riportare liberamente i fatti che riguardano questioni non esplicitamente vietate dalla legge. Di conseguenza, sollecitiamo il governo delle Maldive – incalza la Federazione internazionale dei giornalisti – a indagare su quanto accaduto, nella speranza che simili incidenti non si ripetano mai più”. (giornalistitalia.it)

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