Lettera anonima al cronista palermitano de “la Repubblica” ed al giudice Nicola Aiello

Mafia: le minacce non fermeranno Salvo Palazzolo

Salvo Palazzolo

Salvo Palazzolo

PALERMO – Una lettera anonima scritta al computer, con minacce al giornalista Salvo Palazzolo e al giudice Nicola Aiello, è stata recapitata alla redazione di Palermo del quotidiano “la Repubblica”. Nella lettera, scritta in un incerto italiano misto a dialetto palermitano, il cronista viene “invitato” a “finirla cu Borgo Vecchio” ed a dire a “Nicola Aiello di tenersi basso a settembre”. Per l’autunno prossimo, infatti, è attesa la sentenza del Gup Aiello relativa al processo scaturito dall’operazione “Panta rei” che, nel dicembre 2015, portò al fermo di 38 persone, molte delle quali appartenenti al clan di Porta Nuova, Villabate e Bagheria, grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti. Inchiesta sulle cosche del quartiere del centro storico palermitano, che controllano pizzo, spaccio di cocaina e mercato dei frutti di mare, che da mesi il giornalista Salvo Palazzolo segue con scrupolo e professionalità. Sull’episodio, la Procura di Caltanissetta ha aperto un’indagine e lunedì prossimo saranno sentiti sia il giudice Nicola Aiello che il giornalista Salvo Palazzolo.
“Di fronte alla vile minaccia indirizzata a Salvo Palazzolo”, la Direzione del quotidiano la Repubblica esprime “solidarietà e appoggio al collega della redazione di Palermo che da anni segue con rigore e coraggio le principali inchieste sulla mafia siciliana. Ancora una volta – denuncia il direttore Mario Calabresi – i media finiscono sotto attacco da parte di organizzazioni criminali, ma non saranno le lettere anonime a spaventarci. Salvo Palazzolo continuerà a esercitare con serenità e scrupolo la sua professione di cronista e avrà al suo fianco, sempre, la Direzione di Repubblica e tutti i giornalisti della testata”.
Anche i colleghi del Comitato di redazione esprimono tutta la loro solidarietà “al collega Salvo Palazzolo fatto oggetto di ignobili minacce contenute in una lettera anonima fatta pervenire alla redazione di Palermo. Palazzolo, come tutti i giornalisti di Repubblica non si lascerà intimidire certo da chi non gradisce le sue cronache e continuerà a dare conto, con rigore e attenzione, delle inchieste di mafia che segue”.
Solidarietà anche dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. “Siamo vicini al giornalista Salvo Palazzolo, collega della redazione di Repubblica di Palermo vittima di minacce recapitategli in una lettera anonima, e lo esortiamo a continuare con coraggio e perseveranza nel lavoro che, è evidente, quanto più dà fastidio ad alcuni, tanto più è utile alla collettività dei lettori”, hanno dichiarato, infatti, il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti invitando le autorità “ad individuare con solerzia gli autori del meschino gesto e ad assicurare ai cronisti di poter lavorare con serenità e in piena sicurezza”.
Infine, il presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, “condannando questo vile episodio” ha rivolto al collega Salvo Palazzolo il suo “personale abbraccio e l’auspicio che un simile gesto non fermi la sua preziosa attività professionale”. (giornalistitalia.it)

 

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