Il Governo abolisce gli annunci obbligatori e si chiude una storia lunga 320 anni

L’ultima copia del Wiener Zeitung

VIENNA (Austria) – “116.840 giorni, 3839 mesi, 320 anni, 12 presidenti, 10 imperatori, 2 repubbliche, 1 giornale”. Un titolo, una pagina, una storia iniziata l’8 agosto 1703 e interrotta oggi con la pubblicazione dell’ultima copia cartacea del Wiener Zeitung, uno dei più antichi quotidiani del mondo. Il giornale di Vienna sarà, infatti, disponibile solo online e di cartaceo è prevista solo un’edizione mensile.

L’ultima copia cartacea del Wiener Zeitung pubblicata oggi

«Un governo verde-turchese è responsabile della fine del quotidiano, che ad aprile ha varato una legge che prescrive un futuro in gran parte digitale per la Wiener Zeitung, recita l’editoriale del direttore che, con grande amarezza, spiega la decisione dello Stato, proprietario della testata ma editorialmente indipendente che comporta 63 licenziamenti e la riduzione della redazione giornalistica da 35 a 20 persone.
Giornale ufficiale del Governo della Repubblica Austriaca, era nel mirino degli imprenditori che da tempo protestavano perché obbligati a pubblicare sul Wiener Zeitung gli annunci legali, e degli altri giornali che lo accusavano di concorrenza sleale ritenendo il giornale «finanziato attraverso queste tasse obbligatorie».
La decisione del partito del cancelliere conservatore ÖVP e dei Verdi al governo è stata, ovviamente, contestata dall’opposizione e dai giornalisti del Wiener Zeitung. Il caporedattore Thomas Seifert ha dichiarato all’agenzia di stampa austriaca APA di aver provato un misto di rabbia, malinconia e tristezza per la fine di 320 anni di storia».

Il “necrologio” che annuncia la morte dell’edizione cartacea

Il governo non è riuscito a trovare un acquirente e Seifert sottolinea che «tempi burrascosi per il giornalismo significano anche tempi difficili per la democrazia».
Il 24 febbraio 2021, lo Standard aveva annunciato che Wiener Zeitung rischiava l’estinzione come quotidiano stampato «per colpa sarebbe dell’UE, in particolare della direttiva UE 2019/1151 sull’uso di “strumenti e procedure digitali nel diritto societario. «Mai sentito, mai stato un problema. Ma – spiega Seifert – a causa di questa direttiva, o più precisamente a causa del suo concreto recepimento nell’ordinamento nazionale, buona parte del gettito dei diritti di pubblicazione va persa. E nel giro di poche settimane sarebbe la fine».
In buona sostanza, il conservatore ÖVP, che governa l’Austria insieme ai Verdi, ha abolito le inserzioni obbligatorie che nella sezione Gazzetta ufficiale del Wiener Zeitung fruttavano 18 milioni di euro l’anno recependo la direttiva UE secondo cui gli annunci obbligatori possono  essere pubblicati digitalmente. Un duro colpo al bilancio che, dopo 320 anni, ha decretato la fine dell’edizione cartacea del Wiener Zeitung. (giornalistitalia.it)

L’ultima copia del Wiener Zeitung stampata dalle rotative di Vienna

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