In edicola con 20 dvd sulla seconda guerra mondiale, garantiscono Mieli e Lucarelli

La storia a puntate su Corriere e Gazzetta

La seconda guerra mondialeMILANO – Il “Corriere della Sera” e la “Gazzetta dello Sport” sono in edicola con una collana di venti Dvd, realizzati e prodotti da Rai Storia, in collaborazione con Rai Teche, Rai Com e Rcs. Il primo numero, pubblicato ieri, rimarrà a disposizione del pubblico per sette giorni fino alla seconda puntata. L’iniziativa editoriale è, dunque, destinata ad arrivare fino a giugno. Prezzo: 4 euro e 90 centesimi per ciascuna uscita. In omaggio il cofanetto raccoglitore.
Si tratta una collana di grande importanza. Il prestigio della pubblicazione viene da due giornalisti che firmano la ricerca. A presentarla è Paolo Mieli, direttore de “La Stampa” e del “Corriere della Sera”, presidente della Rizzoli e, da qualche tempo, divulgatore storico.
La narrazione è, invece, affidata a Carlo Lucarelli, autore di programmi televisivi e sceneggiatore, fondatore del “Gruppo 13” che riunisce gli scrittori di romanzi gialli e inventore del commissario De Luca e dell’ispettore Coliandro.
Questa iniziativa accompagna il lettore attraverso l’immenso conflitto mondiale con immagini d’epoca, racconti dei protagonisti e ricostruzioni dettagliate. Il primo numero illustra l’esplosione del conflitto nel 1939 quando Francia, Inghilterra e Germania hanno avviato le ostilità. L’Italia, in quella prima fase, aveva scelto la non belligeranza. Nel conflitto è entrata l’anno successivo, nel 1940.
I Dvd analizzano i movimenti di truppa, la vita quotidiana della gente, armamenti, i conflitti sociali e le contese politiche. E poi: l’entrata in guerra della Russia, i campi di concentramento, gli aiuti degli americani, la guerra della marina e della aviazione fini all’esplosione della bomba atomica.
Particolare attenzione alle vicende italiane. Il Paese non era preparato a combattere e dopo enormi sacrifici si è reso conto che non poteva continuare. Benito Mussolini è stato sfiduciato dal Gran Consiglio del fascismo e, al suo posto, il re Vittorio Emanuele III ha nominato Pietro Badoglio. Con il cambio di governo, anche il cambio di alleanze. L’Italia, che stava con i tedeschi, è passata con Francia, Inghilterra e Stati Uniti che fino a quel momento era stati nemici. Però, come non era preparata per il conflitto, la gente non era preparata a questa giravolta politica.
Una parte non ha voluto abbandonare Mussolini e il fascismo e si è riconosciuta nella Repubblica sociale di Salò. Un altro gruppo ha affiancato gli americani o ha dato vita alla guerra partigiana, finalmente vittoriosa nel 1945. (giornalistitalia.it)

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