Emilio D’Averio copriva la protesta a Vico Equense. Il Sugc: “Si faccia chiarezza”

I carabinieri al giornalista: “Via la telecamera”

Emilio D’Averio

Emilio D’Averio

NAPOLI – Il Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc) esprime “forte preoccupazione per l’episodio verificatosi (ieri pomeriggio, ndr) a Vico Equense dove un collega, Emilio D’Averio, sul posto per raccontare la manifestazione di protesta sulla statale Sorrentina dei cittadini esasperati dagli incendi sul Faito, è stato avvicinato dai carabinieri della stazione di Vico Equense che gli hanno intimato di spegnere la telecamera e di riporre tutte le attrezzature in suo possesso, quali cellulare, macchina fotografica e telecamera”.
A denunciarlo è, in particolare, il segretario territoriale del Sugc per Napoli Sud, Vincenzo Lamberti: “Secondo il racconto del collega, lo stesso si sarebbe anche identificato, mostrando il tesserino di riconoscimento ma nonostante ciò gli stessi militari avrebbero intimato di di sospendere suo lavoro. Il sindacato – afferma Lamberti  – chiede che i carabinieri facciano chiarezza sull’accaduto perché è stato palesemente minato il diritto di cronaca senza alcuna motivazione valida”. (giornalistitalia.it)

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