Una grande sfida per il bene di un territorio sempre più difficile da seguire e raccontare

Giornalisti vesuviani nel nome di Carmine Alboretti

Carmine Alboretti

NAPOLI – «Da un sogno dell’amico giornalista Carmine Alboretti, nasce l’Associazione giornalisti vesuviani che porta il suo nome». A due mesi dalla «rinascita al cielo dell’avvocato e giornalista Alboretti» gli amici e colleghi, figli del Vesuviano, si sono, infatti, costituiti in un gruppo unito e coeso che vorrà operare sul territorio tanto amato e raccontato da Carmine.
Gli associati raccolgono il testimone di quei valori di onestà intellettuale e attaccamento al territorio che hanno caratterizzato la luminosa carriera di Carmine Alboretti. Un testimone importante che diventa sfida per continuare a fare bene in un territorio sempre più difficile da seguire e raccontare.
L’Associazione nasce come libero consesso di tutti coloro che operano nel mondo dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria. Essa esercita in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Antonio D’Errico

L’Associazione nasce anche con il proposito di sostenere la crescita culturale del territorio in cui opera, valorizzarne i talenti, stimolando e promuovendo la formazione dei giornalisti, la memoria storica nell’area vesuviana, la cultura della legalità.
Il consiglio direttivo della neonata Associazione è composto da sette giornalisti vesuviani doc: Antonio d’Errico, eletto presidente, Francesco Gravetti, vicepresidente, Gianluca De Martino, segretario, Raffaele Perrotta, tesoriere, Gennaro Carotenuto, Carmen Cretoso e Pasquale Malvone, consiglieri.
L’associazione è composta da ventuno soci fondatori e annovera tra essi l’autorevole presenza di Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania e di Lino Zaccaria, direttore editoriale di Napoli quotidiano.

Ottavio Lucarelli

«Uno dei sogni di Carmine che si realizza», sottolinea il presidente Antonio d’Errico ricordando che «davanti al suo letto, quel maledetto giorno, gli avevamo promesso che subito ci saremmo impegnati per realizzarlo». Non a caso l’Associazione ha visto la luce il 16 luglio, giorno in cui si celebra la Madonna del Carmelo e in cui si festeggia il suo onomastico.
«Un grazie di cuore – afferma d’Errico – a Maria, la moglie di Carmine, che da subito, con grande entusiasmo, ha condiviso questo progetto, e alla quale abbiamo affidato la presidenza onoraria; un grazie di cuore rivolgo anche ai colleghi-amici che con me, quali soci fondatori, hanno fortemente contribuito alla nascita dell’Associazione che da oggi inizia il suo percorso lungo il solco che ci ha tracciato Carmine». (giornalistitalia.it)

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