Spunta una mandante e la presunta vendetta contro l’ex amante giornalista

Fu la passione ad incendiare Fano Tv

L’uomo incappucciato ripreso dalla telecamera di sorveglianza il 23 marzo scorso davanti a Fano Tv

FANO (Pesaro–Urbino) – Stavolta la criminalità, più o meno organizzata, non c’entra. Ad appiccare il fuoco alla sede di Fano Tv con una tanica di benzina, la sera del 23 marzo scorso, non fu un balordo, ma un 32enne, residente nel pesarese, che agì dietro ordine di un mandante. Anzi, una mandante. Che, in base alle indagini svolte sinora dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Fano, sotto il coordinamento della procura di Pesaro, risponde al nome di Antonella Zaccarelli, ha 52 anni ed è conosciutissima a Pesaro in quanto per anni è stata direttore della Fiera espositiva di Campanara, oltre a candidarsi, – racconta Il Resto del Carlino – alle ultime regionali del maggio 2015, con la lista «Uniti per le Marche» per Ceriscioli presidente: non è stata eletta.
La presunta mandante dell’attentato incendiario all’emittente televisiva fanese – risoltosi per fortuna con pochi danni, visto che l’incendio non è divampato – è anche moglie del presidente della Camera di commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi. Mentre l’esecutore materiale, ovvero l’uomo incappucciato e vestito di bianco ripreso dalle telecamere di sorveglianza, sempre per l’accusa, sarebbe un certo Fabio Di Lucera, 32 anni, muratore, “uno con la passione dei cavalli, – rivela Il Resto del Carlino – tanto che lui, che, per la cronaca dice che in questa storia non c’entra assolutamente nulla, racconta che la Zaccarelli l’ha conosciuta solo perché lei e una sua amica frequentavano il maneggio in cui lui tiene la sua cavalla”.
La terza donna coinvolta nell’indagine, che secondo l’accusa avrebbe svolto il ruolo di intermediaria tra gli altri due, si chiama Georgina Lepore, classe ’51, residente a Cattolica e legata alla Zaccarelli da un rapporto di amicizia. Saranno, a questo punto, le perizie tecniche sui telefoni cellulari dei tre indagati, chieste dal pm, a svelare il resto.
Quel che è sicuro, al momento, è lo sconcerto provocato a Fano e Pesaro dalla notizia: da quanto è emerso sinora, si tratterebbe di una vendetta contro un collaboratore della tv con cui la presunta mandante dell’attentato incendiario, Antonella Zaccarelli, aveva avuto una relazione.
«La donna – scrive sul suo sito internet la stessa Fano Tv, che in queste ore sta cambiando frequenza, – non si rassegnava all’idea di essere stata mollata da un nostro collaboratore dopo un breve periodo di frequentazione insieme».
Non si sa ancora nulla, riferisce il Carlino, sull’importo e le modalità del pagamento al muratore, esecutore materiale dell’attentato incendiario. Dall’apertura dei telefonini sicuramente verrà fuori qualche verità più precisa. Le indagini sono agli inizi, ma, assicura il direttore di Fano Tv Marco Ferri – che in questo mese e mezzo ha incassato messaggi e attestati da ogni parte e che ora, invece, si trova a fare i conti con una vendetta nata dalla passione prima e poi dalla gelosia, –  «se si andrà a processo, Fano Tv si costituirà parte civile». (giornalistitalia.it)

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