Entro il 31 gennaio per quotidiani nazionali e diffusi all’estero e periodici nazionali

Editoria: come chiedere i contributi diretti

Alberto Barachini, sottosegretario di Stato all’informazione e all’editoria

ROMA – Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha attivato ieri, 2 gennaio, la piattaforma per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi per l’anno 2022 in favore delle imprese editrici di quotidiani, nazionali e diffusi all’estero, e di periodici nazionali.
Il termine per l’invio delle domande scade il 31 gennaio 2023, pertanto le domande presentate al di fuori di tale periodo saranno respinte.
La domanda e i documenti richiesti per l’eventuale erogazione della rata di anticipo vanno presentati utilizzando esclusivamente la procedura online accessibile fino alle ore 24 del 31 gennaio 2023, sulla piattaforma per la gestione dei contributi implementata dal Dipartimento.
Le imprese che hanno presentato domanda di contributo per gli anni precedenti possono utilizzare per l’accesso alla piattaforma le credenziali di cui sono già in possesso.
Le altre imprese possono richiedere, da subito e fino al giorno precedente la chiusura della piattaforma, le credenziali di accesso, inviando il modulo di richiesta, debitamente compilato, alla seguente Pec: die.contributidiretti@pec.governo.it. A seguito della richiesta, l’Ufficio provvederà ad inviare le credenziali riservate (username e password) e l’indirizzo attraverso il quale accedere alla piattaforma.
Le imprese editrici di quotidiani editi e diffusi all’estero, entro il termine del 31 gennaio 2023, devono inviare al Dipartimento la domanda e i documenti richiesti utilizzando il modello generato dalla piattaforma per la gestione dei contributi, dopo l’inserimento dei dati richiesti.
Entro il medesimo termine del 31 gennaio 2023, la domanda e la documentazione deve essere presentata dalle imprese, a pena di inammissibilità, all’ufficio consolare italiano di prima categoria territorialmente competente che, verificatane la completezza, la trasmette, entro il 28 febbraio 2023, al Dipartimento al seguente indirizzo Pec: die.contributidiretti@pec.governo.it e, per conoscenza, al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, unitamente alla dichiarazione di propria competenza e al parere del Com.It.Es. di riferimento.
Ricordiamo che possono accedere al contributo pubblico all’editoria, a condizione che in ambito commerciale esercitino unicamente un’attività informativa autonoma e indipendente di carattere generale:
a) le cooperative giornalistiche;
b) le imprese editrici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, limitatamente ad un periodo di cinque anni a decorrere dal 15 novembre 2016, data di entrata in vigore della legge 26 ottobre 2016, n. 198;
c) gli enti senza fini di lucro ovvero le imprese editrici il cui capitale è interamente detenuto da tali enti;
d) le imprese editrici che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche.
I requisiti di accesso sono disciplinati dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.
Sempre entro il prossimo 31 gennaio 2023 le imprese editrici di testate che accedono ai contributi di cui sopra devono effettuare la Comunicazione annuale al Roc relativa all’anno 2022 così come previsto all’allegato B della delibera Agcom n. 666/08/CONS e s.m.
Gli editori devono trasmettere, inoltre, le dichiarazioni con le quali comunicano le eventuali situazioni di controllo e/o collegamento ai sensi dell’art. 2359 c.c. Le informazioni richieste devono essere aggiornate al 31 dicembre 2022 e trasmesse in formato elettronico (smart card) attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it.
Da ricordare, infine, che tutti gli adempimenti indicati sono conditio sine qua non per il rilascio dell’attestazione di regolarità richiesta dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria per l’erogazione dei contributi. (giornalistitalia.it)

Irene Vitale

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