Il belga ha battuto il brasiliano Schröder. Boumelha: “Con Siddi avremmo vinto”

Ifj: Philippe Leruth è il nuovo presidente

Philippe Leruth e Franco Siddi oggi ad Angers (Foto Giornalisti Italia)

Philippe Leruth e Franco Siddi oggi ad Angers (Foto Giornalisti Italia)

ANGERS (Francia) – È il belga Philippe Leruth il nuovo presidente dell’Ifj, la Federazione internazionale dei giornalisti che, in Francia, sta celebrando il suo 29° congresso. Sul “traguardo” di Angers, la città della Loira che il prossimo 4 luglio ospiterà l’arrivo della terza tappa del Tour de France, Leruth ha battuto il brasiliano Celso Augusto Schröder (168 a 161) riscattando, cosí, la sconfitta (178 a 191) inflittagli tre anni fa a Dublino da Jim Boumelha che, orfano nel finale del candidato designato, Franco Siddi, approdato nel Cda della Rai, ha dovuto ripiegare su un candidato troppo lontano dalla sede federale di Bruxelles.
Un finale praticamente allo sprint, che ha confermato la spaccatura tra il blocco “nordico” rappresentato da Leruth e quello “sudista” di Boumelha (non ricandidabile per raggiunto limite dei mandati, ma comunque rieletto nell’esecutivo con l’incarico di tesoriere) che, dopo una serie di no, è stato costretto a convergere su Schröder.
Il delfino di Boumelha, il marocchino Younes Mjahed, tra coloro che hanno declinato la candidatura a presidente, è stato confermato vicepresidente prevalendo su Foster Dongozi (Zimbabwe) per 194 voti a 133. Infine, l’elezione di Jim Boumelha a tesoriere, che si è agevolmente imposto sul finlandese Juha Rekola per 176 voti a 153.
Boumelha non ha, d’altronde, fatto mistero del fatto che con Siddi non ci sarebbe stata storia e che l’ex segretario generale della Fnsi sarebbe stato il miglior candidato possibile per la presidenza della Federazione internazionale dei giornalisti.
Un’occasione persa per l’Ifj e per la Fnsi, ma soprattutto per Franco Siddi che, presente ai lavori in qualità di componente uscente dell’esecutivo, si è fatto venire il magone per le attestazioni di stima ed i gesti d’affetto ricevuti. C’est la vie. (giornalistitalia.it)

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