Monitorati dalla Polizia Postale quasi 413mila siti: dalle truffe on lne al terrorismo

Cyber crime, se il web si trasforma in incubo

cyber-crimeROMA – Pedopornografia online, cyber terrorismo, truffe on line, reati contro la persona sui social network, phishing, questi i settori nei quali si è sviluppata l’attività di contrasto del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma nel corso del 2016.
Per detenzione e condivisione di materiale pedopornografico 3 le persone arrestate, 33 quelle denunciate; oltre 14000 gli spazi virtuali visionati, in 123 casi sotto copertura. Nell’ambito del cyber terrorismo,15000 spazi virtuali (siti web, media, blog, forum, profili twitter e facebook), monitorati sulla rete, dei quali oltre 1200 riconducibili ad organizzazioni di matrice islamica.
Tra i 1200 i casi trattati, riconducibili ai reati informatici contro la persona, 54 le persone denunciate, 432 inerenti il trattamento illecito dei dati personali, 285 la diffamazione on line e 165 la sex extortion; nei 2600 spazi virtuali monitorati, 100 avevano contenuti illeciti.
In materia di contrasto al phishing o alla clonazione di carte di credito e/o debito, perpetrate con il furto di identità digitali e al furto di ingenti somme da conti correnti di società o risparmiatori (Financial cyber crime), sono state eseguite operazioni di particolare interesse anche a livello nazionale.
L’attività investigativa ha portato all’arresto di 21 persone mentre circa 90 sono state denunciate a piede libero. Particolare rilievo rivestono alcune attività che hanno portato, in una indagine, ad eseguire 18 ordini di custodia cautelare, a livello nazionale, a carico di dipendenti postali, cittadini italiani e stranieri; un’associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di ingenti somme da ignari correntisti postali, con un danno stimato di circa 450.000 euro; un’articolata indagine (operazione “Doctor Who”) ha permesso, inoltre, di denunciare 6 soggetti, componenti di una banda dedita alla sostituzione di persona, uso illecito di banche dati on line e falso in atto pubblico, finalizzati alla truffa in danno di diversi medici chirurghi, che si sono visti addebitare ingenti somme di denaro per acquisti di autovetture, motoveicoli ed erogazione di prestiti effettuati a loro nome dai malviventi, con un danno economico stimato in circa 200.000 euro.
Le attività investigative del Compartimento in materia di e-commerce e telefonia, con oltre 1250 casi trattati ed un danno stimato superiore ai 2 milioni di euro, coprono una vasta casistica dalla falsa vendita on line di biglietti di eventi come concerti e partite di calcio (operazione Tickelandia), falsi annunci di locazione di case vacanza pubblicati in rete internet, false vendite on line di materiale telefonico ed informatico, di mezzi agricoli, di materiale elettrico, di autovetture, di Tv.
Le indagini hanno riguardato molteplici siti internet di compravendita (ne sono stati controllati circa 3300) e hanno portato alla denuncia di 115 persone, a Roma e in altre località italiane, per truffa, sostituzione di persona, appropriazione indebita, ricettazione, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e simulazione di reato.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico, per rispondere alle sempre crescenti necessità dei cittadini, ha ricevuto quasi 3000 denunce e ha trattato circa 1300 email e segnalazioni. Nell’ambito di una vasta campagna a livello nazionale, per la prevenzione dei rischi connessi alla navigazione in internet, soprattutto di ragazzi e ragazze adolescenti, come phishing, hackering, adescamento on line, truffe, furti di identità, cyberbullismo, gli gli operatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma hanno effettuato numerosi incontri presso 49 Istituti Scolastici della Capitale, raggiungendo circa 8800 studenti e 2045 tra docenti e genitori.

Contrastato attacco a 831 siti chiave
polizia-delle-comunicazioniSono stati 831 gli attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale che la sala operativa del Cnaipic, Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche ha affrontato e contrastato lo scorso anno.
È quanto dice il bilancio 2016 dell’attività svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, chiamata a far fronte a nuove sfide investigative su più macro-aree di competenza, che vanno dalla prevenzione e contrasto alla pedopornografia online alla protezione appunto delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche riconducibili a forme di fondamentalismo religioso di matrice islamista, anche in contesto internazionale.
Sempre in fatto di attività di prevenzione e contrasto ad attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale (pubbliche e private), la Sala Operativa del Centro ha gestito anche 5262 alert diramati per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici o per minacce nei confronti degli stessi; 82 richieste di cooperazione nell’ambito della Rete 24-7 “High Tech Crime” del G7. Tra le attività investigative condotte dal Centro si segnalano 65 indagini avviate lo scorso anno, per un totale di 25 persone denunciate.
Nel corso dell’anno, inoltre, in concomitanza con lo svolgimento del Giubileo Straordinario della Misericordia, il Cnaipic ha attivato uno specifico dispositivo di sicurezza volto alla prevenzione di eventi cyber critici o di veri e propri attacchi informatici in danno di infrastrutture informatizzate impegnate per l’evento in questione.
Nel campo, invece, del “financial cybercrime”, lo scambio immediato di informazioni attraverso la piattaforma Of2Cen (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, ha consentito alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di bloccare le transazioni in frode per un importo di quasi 7 milioni di euro e di recuperarne quasi 43 milioni. In questo specifico ambito, la Specialità ha preso anche parte a campagne ad alto impatto – rispettivamente “Emma”, “Emma 2”, “Gaad” (Global Airport Action Day) –, frutto della cooperazione internazionale di Polizia in partenariato con le principali aziende operanti nel settore della sicurezza informatica.

Monitorati dalla Polizia postale quasi 413mila siti
Ben 412.447 spazi web monitorati, 510 contenuti web oscurati direttamente dal gestore del Servizio e altri 13 (profili Facebook, Twitter) su segnalazione degli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Numeri che sono nel bilancio 2016 di questa Specialità della Polizia di Stato nell’ambito del contrasto al cyberterrorismo. Dove gli investigatori hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence a prevenire e lottare i fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, che sono condotti attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. E questa attività ha portato anche all’arresto di 2 persone e alla denuncia per altre 8. (agi)

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