Storico collaboratore della Stampa da Novara, aveva iniziato all’Ora nella sua Palermo

Coronavirus: morto il giornalista Marcello Sanzo

Marcello Sanzo

NOVARA – Lutto nel mondo del giornalismo piemontese. È morto Marcello Sanzo, insegnante di lettere e pubblicista, per una ventina d’anni collaboratoredel quotidiano La Stampa per l’edizione provinciale di Novara. Aveva 85 anni. Mercoledì scorso aveva accusato i sintomi del Coronavirus.
Inizialmente un miglioramento che, però, è stato solo apparente. Le condizioni si sono aggravate fino a stroncarlo. Era vedovo e lascia tre figli.
I funerali si sono svolti in forma privatissima. Non ha potuto partecipare nemmeno il figlio Domenico, che è a casa in quarantena.
Sanzo aveva due figlie, Deborah e Desirée, che vivono lontano da Novara. Era siciliano d’origine e, proprio a Palermo, aveva cominciato a pubblicare i primi articoli.
“L’Ora” è stata la sua prima palestra. I suoi articoli d’esordio sul mondo della scuola, che lui conosceva bene, e alcune recensioni letterarie. Poi, dopo l’abilitazione all’insegnamento, gli è stata assegnata una cattedra a Omegna, sul lago d’Orta, ma la passione per il giornalismo era così forte da spingerlo a presentarsi ai colleghi della Stampa che, allora, erano diretti da “Pierino” Barbè.
Lì si è occupato di sport e di cronaca cosiddetta “bianca” con un’attenzione particolare al mondo della scuola. I suoi articoli erano puntuali, precisi e, per la verità, anche spigolosi.
Col tempo ha occupato incarichi all’Ufficio stampa del Comune di Novara, alla Asl e all’Università del Piemonte Orientale quando il rettorato era a Vercelli.
Marcello Sanzo è stato sepolto a Granozzo Monticello, nella “bassa” novarese, verso la Lomellina, accanto alla moglie Leda, che aveva perso una ventina d’anni fa. (giornalistitalia.it)

 

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