Con le due vignette sul terremoto il mensile tocca il fondo. Addio “Je suis Charlie”

Charlie Hebdo: satira? No, stupidità gratuita

Le due vignette pubblicate oggi dal mensile francese Charlie Hebdo

Le due vignette pubblicate oggi dal mensile francese Charlie Hebdo

ROMA – Lasagne e pasta per illustrare il dolore delle 300 vittime di Amatrice ed esplode la polemica. Protagonista l’icona della libertà di satira mondiale: il mensile satirico francese Charlie Hebdo che, questa volta, non ha risparmiato l’Italia in una caricatura che forse, poco elegantemente, richiama i triti luoghi comuni di “spaghetti e mafia”.
Charlie HebdoUna vignetta firmata da Felix che ha fatto rabbrividire gli italiani nella raffigurazione di vittime insanguinate e impolverate ribattezzate con i nomi della tradizione culinaria del Belpaese: “Penne al pomodoro”, “Penne gratinate” e, infine anche le “Lasagne”, strati di pasta ripieni di corpi rimasti sotto le macerie. Non evidente di prima mattina (perché nascosta nell’ultima pagina di un’edizione dedicata al “Burkini”) la vignetta ha iniziato a circolare all’impazzata sui social a metà mattinata, tra i commenti scandalizzati e infuriati degli internauti italiani.
Molti utenti del social giudicano la vignetta “sconvolgente”, “indecente”, altri chiedono “rispetto” per le vittime e altri ancora manifestano orgoglio per non essersi associati ai “Je suis Charlie” quando il periodico fu colpito dall’attentato del gennaio 2015. Decine di profili esprimono sconcerto perché ritengono insultati i morti italiani.
A fianco, in pochi, c’è chi difende la scelta del giornale: “Tutti con Charlie finché non tocca noi”. Si ripropone in poche ore il dibattito sulla libertà della satira che, in fondo, “deve fare indignare per lavoro”, chi tocca tocca.
“Voi siete liberi di fare le vignette che volete, io sono libero di dire vergognatevi”, tuona il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Ma come si fa a fare una vignetta sui morti – esplode il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi – ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa la satira”.

Pietro Grasso

Pietro Grasso

“Rispetto la libertà di satira, la libertà di ironia, però posso anche dire che ho la libertà di dire che fa schifo…”, sbotta senza mezzi termini il presidente del Senato, Pietro Grasso, mentre il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, afferma che “quelle vignette sono ripugnanti e non credo sia utile andare oltre nei commenti perché credo che si realizzi esattamente l’effetto voluto da chi le ha fatte, cioè creare uno scandalo e quindi una discussione e attrarre l’attenzione dei media. Preferirei non cadere in questa trappola”.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

“Charlie Hebdo – incalza il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni – pubblica una vignetta satirica sui morti italiani del terremoto. Non fa ridere, non è  sagace, non c’è neppure del «sarcasmo nero». È solo brutta. Si vede che l’ha fatta un cretino. Mi spiace non siano riusciti più a trovare vignettisti capaci”.
Per il deputato Edoardo Patriarca (Pd) “la vignetta di Charlie Hebdo è di pessimo gusto, fatta da chi non solo non ha creatività, ma nemmeno sensibilità. Il giornale francese dovrebbe capire la gravità di questa tragedia. E invece, forse per vedere qualche copia in più, ci specula. Anche la satira ha dei confini. Una vignetta che ha alcuna giustificazione editoriale”.

Renato Schifani

Renato Schifani

“La satira è ironia, provocazione e quindi stimolo per la democrazia e le sue istituzioni”, commenta il senatore Renato Schifani (Fi), osservando: “Quando, come nel caso della vignetta di Charlie Hebdo sul sisma del Centro Italia, sfugge a tali presupposti diventa solo offesa che, nel caso specifico, è intollerabile e vergognosa. La migliore risposta è l’unanime condanna internazionale che sta piovendo sugli autori di tale pubblicazione”.
Per la deputata Elvira Salvino (Fi) giudica “la vignetta di Charlie Hebdo sulle vittime del terremoto in centro Italia è squallida e volgare. Non è satira, è spazzatura”. Di “vignetta ignobile e offensiva per i nostri morti del terremoto” parla anche  Barbara Saltamartini, vice capogruppo alla Camera della Lega Nord-Noi con Salvini, secondo la quale “questa non è satira, ma spazzatura”.

Barbara Saltamarini

Barbara Saltamarini

Il mondo intero si è schierato a difesa di Charlie Hebdo quando il giornale satirico francese fu vittima dell’attentato terroristico compiuto dall’Isis”, ricorda dal canto suo la deputata del Pd, Vanna Iori, aggiungendo che “con la stessa fermezza, oggi, dobbiamo condannare la vignetta che ironizza sul terremoto che ha devastato il Centro Italia. La satira, anche la più pungente e critica, è sempre legittima, ma fare dell’ironia con le vittime del sisma è inaccettabile: la vignetta è lugubre, disumana, indegna, da rispedire al mittente. No, oggi, non possiamo dire «Je suis Charlie»: associare l’immagine della lasagna alle macerie del sisma ci fa orrore; possiamo solo esprimere un sentimento di condanna forte e decisa”.

Valentina Castaldini

Valentina Castaldini

“La vignetta di Charlie Hebdo sul sisma – afferma Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra – è inaccettabile. È soltanto una offesa alle vittime di un disastro naturale che ha tranciato vite innocenti, anche molto giovani. Non credo che questo possa chiamarsi satira, ma è soltanto una lesione del ricordo dei morti e uno schiaffo al dolore dei loro cari”.

Roberto Calderoli

Roberto Calderoli

Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli aggiunge che “la libertà di espressione e la satira non possono trascendere in offese assurde che infangano il dolore delle vittime e il dolore dei loro cari. La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto che ha colpito Amatrice e gli altri comuni appenninici, con il sangue trasformato in sugo per la pasta è oltraggiosa e fa rabbrividire. E trovo sconcertante anche la frase di accompagnamento «non si sa se il terremoto abbia urlato Allah U Akbar prima di colpire». Spero che le nostre istituzioni, i sindaci dei comuni colpiti dal sisma e le famiglie delle vittime, seppelliscano questo periodico satirico sotto una montagna di querele. Da oggi per me vale questo hashtag #jenesuispasCharlie”.

Giacomo Portas

Giacomo Portas

“Da Charlie Hebdo una macabra vignetta. Chiedano scusa, è il minimo che possa fare” è, invece, il commento del leader dei Moderati Giacomo Portas, eletto alla Camera nel Pd, che aggiunge: “Questa non è satira. È un errore clamoroso”.

Michele Anzaldi

Michele Anzaldi

Per il giornalista Michele Anzaldi, deputato Pd, “la vignetta pubblicata da Charlie Hebdo che vorrebbe fare inaccettabile ironia sulla terribile tragedia del terremoto in Centro Italia è vergognosa e indegna. Come il mondo intero non ha aspettato un attimo ad esprimere vicinanza, in maniera forte e concreta, dopo la drammatica strage nella redazione del giornale satirico francese, così oggi ci aspettiamo che la Francia, a partire dalle sue istituzioni, prenda le distanze da una vignetta che rinnova il dolore nelle tante famiglie italiane che hanno subito il grave lutto del terremoto. Servono le scuse. I 294 morti, i tanti bambini rimasti sotto le macerie, non possono diventare l’occasione per un’ironia completamente fuori luogo e per vendere qualche copia in più. Peraltro i soccorritori ancora in queste ore scavano, alla ricerca delle vittime. L’Ambasciata francese in Italia si attivi subito, affinché dal Governo e dalle istituzioni francesi arrivi un segnale chiaro”.
Mentre si affollano le dichiarazioni scandalizzate da parte di tutti i politici, Pd, Lega, Fi, tutti unanimi nella condanna, l’Ambasciata francese è costretta a scendere in campo nel pomeriggio e a prendere le distanze dal giornale: “La vignetta non rappresenta assolutamente la nostra posizione. La Francia è vicina all’Italia in questa difficile prova”, si legge in un comunicato dell’Ambasciata di Francia a Roma.
Repubblica Francese“Il sisma che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto – si legge nel comunicato dell’ambasciata di Palazzo Farnese – è una tragedia immensa. La Francia ha porto le sue più sentite condoglianze alle autorità e al popolo italiano e ha proposto il suo aiuto. A tale fine, la nostra ambasciata è a disposizione delle autorità italiane. Trattandosi delle caricature della stampa, le opinioni espresse dai giornalisti sono libere. Il disegno pubblicato da Charlie Hebdo non rappresenta assolutamente la posizione della Francia”. Charlie Hebdo intanto tace e non commenta.
Nel pomeriggio, però, rincara la dose e risponde alle polemiche in Italia sulla vignetta del terremoto con un’altra caricatura ancora più dura e offensiva: “Italiani…non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia” recita il fumetto di una terremotata schiacciata dalle macerie. Sullo sfondo la distruzione di Amatrice con la bandiera italiana che sventola da una dimora devastata. Italia “spaghetti e mafia”, la satira ora colpisce il Paese, non più le vittime. (Agi)

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