Funerali di Stato a Montecitorio per il giornalista partigiano, storico dirigente del Pci

Bella ciao e Bandiera rossa, l’addio a Pietro Ingrao

Il feretro di Pietro Ingrao a Piazza di Montecitorio (foto Ansa)

Il feretro di Pietro Ingrao a Piazza di Montecitorio (foto Ansa)

ROMA – Pugni alzati e bandiere rosse in Piazza Montecitorio all’arrivo del feretro del “compagno” Pietro Ingrao, giornalista e partigiano, storico dirigente del Pci ed ex presidente della Camera, salutato da un lungo applauso. La piccola folla riunita di fronte al palco allestito davanti all’ingresso della Camera intona “Bandiera rossa” e “Bella ciao”, cantata anche da Fausto Bertinotti, in prima fila sul palco delle autorità che ospita anche i familiari di Ingrao.
In prima fila, sul palco delle autorità allestito davanti all’ingresso di Montecitorio, il premier Matteo Renzi insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Accanto a loro sul palco delle autorità anche il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini.
Ai funerali è presente in forze la sinistra di “ieri”, accanto a quella di oggi. Il drappello dei protagonisti della sinistra che fu è nutrito: ci sono, tra gli altri, l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino e l’ex presidente della Camera Luciano Violante, insieme all’ex direttore de L’Unità Emanuele Macaluso, all’ex ministro Fabio Mussi e all’ex vice presidente del Senato Gavino Angius.
A rendere l’ultimo omaggio a Ingrao c’è anche, numerosa, la sinistra di oggi. Quella di governo, rappresentata in primis dal premier Matteo Renzi, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e dai ministri Andrea Orlando, Maria Elena Boschi, Marianna Madia.
Ci sono i capigruppi di Camera e Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda; c’è la vice presidente del Senato Linda Lanzillotta, insieme presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro, al sindaco di Roma Ignazio Marino, al vice segretario Lorenzo Guerini, a Gennaro Migliore, Emanuele Fiano, Walter Verini, Gianni Cuperlo, Luca Zingaretti.
E c’è anche, ovviamente, la sinistra di opposizione, capitanata da Sel, con Nichi Vendola e il capogruppo alla Camera Arturo Scotto, insieme ad altri esponenti del partito. Sul palco, insieme alle più alte cariche dello Stato, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente del Senato Pietro Grasso, alla presidente della Camera Laura Boldrini, ci sono numerosi altri esponenti politici, tra i quali il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e il presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama ed ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
In piazza sventolano bandiere di Rifondazione, che ha portato davanti a Montecitorio anche un grande striscione, “Ciao compagno Pietro”, bandiere palestinesi, vessilli de L’altra Europa con Tsipras e bandiere della Filctem Cgil.
Il feretro di Ingrao, portato a spalla da assistenti parlamentari della Camera in alta uniforme viene appoggiato su una base foderata di rosso al centro della piazza, davanti al palco delle autorità. Sopra alla bara una corona di fiori e un caschetto portato da una delegazione di operai delle acciaierie di Terni, un territorio con cui Ingrao ha avuto un legame profondo.
Davanti alle corone di fiori il gonfalone rosso e verde di Lenola, la città in provincia di Latina che ha dato i natali, oltre 100 anni fa, all’ex presidente della Camera. (Adnkronos)

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